I numeri della difesa post infortunio di Bremer
Sono arrivati due gol contro il Lipsia, un altro con il Cagliari. Poi lo Stoccarda, in casa, e quattro con l'Inter e altri due con il Parma. Sono dieci. Senza Bremer, dieci gol in sei partite, mentre con Gleison appena uno in sette partite. Una differenza così enorme da non sembrare vera. E dentro ci finisce praticamente un po' tutto. A partire dagli alti e bassi di Gatti, prima leader e poi scartato, passando per le enormi difficoltà di Danilo, alla terza partita flop su tre da titolare. Persino Kalulu, che tra i nuovi acquisti era sembrato il migliore, o almeno il più lucente, si è ritrovato nel calderone degli errori al Meazza. Da parte sua, Thiago Motta non ha intenzione di snaturare la squadra e di tornare a irrobustirsi lì dietro. Dopo Savona ha ritrovato Cabal, e Cambiaso - non brillante allo Stadium - è quel jolly che gli permette di variare senza rischiare poi così tanto. Ecco, a proposito di rischiare: non mettere Kalulu con il Parma è stato esattamente questo, così come le scelte sugli esterni restano oggetto di discussione. In un'aria generale di tempesta, la speranza è che Thiago Motta abbia imparato dai propri errori e dalle mancanze generali della squadra. Per tutto il resto, oltre a stringere i denti, c'è da aspettare il mercato. Se per filosofia è comprensibile non andare sull'elenco svincolati, per necessità non si può non ripartire da lì. Altrimenti rischia tutto di naufragare.