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"Abbiamo messo la partita dalla nostra parte, ma dobbiamo continuare a giocare, trovare soluzioni in attacco per chiuderla. Invece, abbiamo lasciato all'avversario la possibilità di riaprirla. Questo è il salto che dobbiamo fare". Le parole di Thiago Motta al termine del pareggio con il Venezia riflettono un tema ricorrente nella stagione della Juventus: la difficoltà di mantenere il vantaggio e chiudere le partite.

I numeri sono chiari. Per ben quattro volte in stagione, i bianconeri sono passati in vantaggio salvo poi farsi raggiungere, lasciando per strada otto punti preziosi. Se anche solo la metà di questi fossero stati convertiti in vittorie, la Juventus oggi sarebbe a un solo punto dall'Atalanta capolista, anziché inseguire a -9.


I punti persi: così la Juventus non è da scudetto


Il copione si è ripetuto in diverse occasioni:
  • Cagliari: Dopo il rigore di Vlahovic, il penalty trasformato da Marin all'88' ha strappato due punti ai bianconeri.
  • Lecce: Cambiaso aveva illuso la Juventus, ma Rebic al 93' ha rovinato la festa.
  • Venezia: Un altro vantaggio sfumato, complice l'incapacità di gestire il ritmo e trovare il colpo del ko.
  • Inter: A San Siro, Vlahovic e Weah avevano ribaltato il vantaggio iniziale di Zielinski, ma il pareggio è arrivato dopo appena nove minuti, spegnendo le speranze di una vittoria in trasferta.

Un quarto delle partite di campionato della Juventus potevano finire con un successo, e invece su queste si è abbattuta l’ombra del pareggio.


Post-Champions League: coincidenza o limite strutturale?


Curiosamente, tutte le gare in cui la Juventus ha dilapidato il vantaggio si sono giocate subito dopo impegni di Champions League:
  • Cagliari dopo Lipsia
  • Inter dopo Stoccarda
  • Lecce a quattro giorni dall’Aston Villa
  • Venezia appena 72 ore dopo il Manchester City
Un calendario fitto e le scorie europee possono aver inciso, ma Motta rifiuta alibi: "Il Venezia non c'entra niente con il City. Ogni partita ha la sua storia emotiva e di responsabilità." Tuttavia, la difficoltà di mantenere alta l'intensità dopo i grandi appuntamenti europei resta un tema da risolvere.