
Juventus, di chi è la colpa? La dirigenza sconfessata dal mercato
Il flop dei grandi acquisti
Un dato di fatto. La Juventus si presenta al big match contro l’Atalanta con in campo solo uno dei grandi – per peso economico e aspettative -, acquisti estivi: Nico Gonzalez. L’argentino è protagonista dell’ennesima prestazione opaca, senza spunti, senza creatività. Con tanta corsa, certo, ma può bastare? No. Non basta. In questa Serie A, Nico Gonzalez ha giocato 16 partite, segnato 1 goal e sfornato 2 assist.L’altro grande acquisto, Douglas Luiz, guarda i compagni da fuori. È alle prese con l’ennesimo infortunio di una stagione che non l’ha visto né protagonista né comprimario, semplicemente ai margini. Vuoi per i tanti problemi fisici, vuoi per le scelte dell’allenatore. A questo punto un bilancio si può fare: è un fallimento.
E poi c’è l’acquisto più pesante di questa stagione, l’uomo al centro del progetto: Teun Koopmeiners. Comincia dalla panchina, entra e le gambe tremano di fronte ai suoi ex compagni. Non si contano appoggi sbagliati ed errori tecnici; una prestazione in continuità con il resto della stagione. Ad oggi ha dimostrato di non essere da Juventus.
Juventus, hai visto che rimpianti?
Come dicevamo, il destino sembra beffarsi della Juventus. Ma non si può accollare ogni colpa a questo e tocca riconoscere gli errori che hanno permesso tutto ciò.
Mentre i grandi acquisti floppano, le cessioni si mettono in mostra altrove. Abbiamo già parlato di Soulè e del suo pesantissimo goal contro l’Empoli. Il classe 2003 in questo campionato ha segnato 3 goal, due in più di Nico Gonzalez.
E poi c’è Huijsen che contro il Tottenham si è nuovamente messo in mostra. Un inizio balbettante, poi si è preso il centro della difesa del Bournemouth, ha acceso su di sé i riflettori della Premier League e di tutto il calcio europeo. Mentre Kelly – che ha lasciato il suo posto alle Cherries, poi occupato proprio da Huijsen -, raccoglie i cocci di una prestazione altamente negativa; Dean raccoglie gli apprezzamenti dei top club europei che in estate faranno a gara per accaparrarselo.
Infine, tocca parlare di un giocatore che, probabilmente, in molti hanno dimenticato. A Valencia c’è Enzo Barrenechea che fa il sindaco del centrocampo, che ha preso per mano la squadra e sta provando a portarla fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. I tifosi valenciani impazziscono per lui e il web è pieno di compilation delle sue giocate.
Il confronto è impietoso, il bilancio negativo. La rivoluzione avviata in estate, ad oggi, rischia di affondare. O è già naufragata?
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