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  • Juventus, chi potrebbe avere una seconda occasione con Mancini? Da Locatelli a Vlahovic

    Juventus, chi potrebbe avere una seconda occasione con Mancini? Da Locatelli a Vlahovic

    • Cristiano Corbo
    Partiamo dalle fondamenta, ovvero il sistema di gioco. Se la Juventus decidesse di affidarsi a Roberto Mancini, il club si troverebbe in una fase di normalizzazione tattica. Prima ancora di chiedersi su quali giocatori puntare, è fondamentale capire come ripartire: addio al trequartista, benvenuto un centrocampo più strutturato, con un vertice basso di riferimento. Il primo tassello del Mancio sarebbe proprio quello di individuare un regista capace di gestire la manovra, un classico numero quattro, il giocatore incaricato di dettare i tempi.


    Il nodo del centrocampo


    Le sfide più impegnative della stagione, come quelle contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato una necessità cruciale: servono geometrie e lettura di gioco. Douglas Luiz potrebbe essere l’uomo giusto, a patto che sia in condizione. Locatelli ha le qualità per interpretare il ruolo, ma Mancini lo ha sempre visto più come incursore che come metronomo. Thuram sarà prezioso perché la sua fisicità trascende i moduli, mentre restano da valutare due pedine chiave: McKennie, jolly instancabile ma naturalmente una mezzala, e Koopmeiners, con caratteristiche simili.


    Un’idea già vista


    Pochi giocatori della Juventus hanno già lavorato con Mancini, e Locatelli è uno di questi. Ma è possibile intuire il tipo di squadra che il tecnico potrebbe plasmare osservando il suo recente passato, in particolare la Nazionale che ha trionfato a Euro 2021. Il suo 4-3-3 era pragmatico e ben bilanciato: difesa solida con due centrali affiatati, come potrebbero essere Gatti e Huijsen, un terzino più conservativo (Kalulu) e uno con qualità offensive (Cambiaso). A centrocampo, il perno sarebbe Douglas Luiz, il suo Jorginho, affiancato da un incursore tecnico come Locatelli e da un giocatore di dinamismo e sacrificio: qui McKennie potrebbe essere più funzionale di Thuram.


    Il ruolo di Vlahovic


    E in attacco? Se Mancini dovesse riproporre l’impianto dell’Italia campione d’Europa, il centravanti avrebbe un ruolo chiave. Immobile era un attaccante votato alla profondità, proprio come Vlahovic, sebbene con caratteristiche fisiche differenti. L’esterno dirompente, capace di spaccare le partite, potrebbe essere Conceição, mentre il “numero 10” in grado di accendere il gioco sarebbe Yildiz, l’Insigne di questa Juve. Per il ruolo di punta centrale, però, Kolo Muani sembra più adatto a sfruttare velocità e movimenti in funzione delle invenzioni del centrocampo. In ogni caso, il destino di Vlahovic sembra segnato: il suo addio appare inevitabile, indipendentemente dal progetto tecnico.

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