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La Juventus 2024-25 è una squadra che riflette una fase di transizione, giovane e ancora in cerca di certezze. Tra i suoi talenti spicca Francisco Conceiçao, che non ha paura di prendersi responsabilità in campo: la palla spesso finisce tra i suoi piedi nei momenti cruciali, e il suo tentativo di dribbling o la sua inventiva sembrano le uniche soluzioni per sbloccare una partita. È stato decisivo, pur entrando dalla panchina contro il Venezia, avviando l’azione che ha portato al rigore.

Dusan Vlahovic, finalmente più coinvolto nella manovra, ha mostrato un atteggiamento più partecipativo rispetto alle uscite precedenti, venendo incontro e dialogando con i compagni come non si era visto finora in questa stagione. Kenan Yildiz, fresco 19enne, dimostra personalità, ma non si può pretendere che diventi subito il nuovo Del Piero.


Le aspettative sulla Juventus


La Juventus porta sulle spalle il peso di un nome glorioso senza avere ancora la solidità per sostenerlo. Le aspettative su questa squadra rimangono elevate, ma la mancanza di top player e l’inesperienza pesano, aggravate dall’assenza di leader come Gleison Bremer in difesa. Gli infortuni hanno ulteriormente limitato una rosa che, per tradizione, è abituata a un solo risultato accettabile: la vittoria.

Il progetto di lanciare giovani dalla Next Gen è affascinante, ma inserire ragazzi in una squadra non ancora consolidata, piuttosto che in un’“orchestra collaudata”, rende il processo più complesso. I risultati sul campo lo dimostrano: allo Stadium, in particolare, le difficoltà sono evidenti.