Due punti buttati. E lo sguardo di Dusan Vlahovic nel finale dice tutto: le mani sui fianchi sono di stanchezza, forse anche mentale. A pochi giorni dall'impresa di Lipsia, la Juventus impatta contro il Cagliari allo Stadium. E' 1-1, ed è una delusione profonda, perché davanti iniziano a scappare e perché questo è pure un colpo all'ambizione.
La decidono due rigori: prima DV9, poi il pari firmato da Marin, subentrato e subito decisivo. E adesso? Sosta. Reset. E si riparte. La sensazione è che nella ripresa la Juve si sia definitivamente sfibrata. Le partite iniziano ad accumularsi, e la pressione sale.
