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Parlare di ripartire e ricominciare probabilmente non è la cosa giusta. No, perché Juventus-Cagliari non può e non deve bastare ai bianconeri. Non si deve dimenticare la partita contro il Venezia, bensì ricordarla per focalizzarsi su cosa non ha funzionato per invertire una tendenza che non rispecchia quello che vuole questa squadra. Dunque se non parliamo di ripartenza, allora cosa lascia la vittoria di Coppa Italia? Senza dubbio tante risposte che torneranno utili a Thiago Motta, e una di queste è - ancora una volta - Francisco Conceicao.
 

Controtendenza e personalità: l'importanza di Conceicao 



All'apparenza sembra quasi paradossale definire Conceicao una controtendenza necessaria. Se da una parte il concetto sembra stonare, dall'altra ci ha pensato direttamente il portoghese a spiegarlo. Già, perché il numero 7 ha giocato un'altra partita da protagonista, accendendosi e illuminando di conseguenza la squadra. Anche quando la Juve va in controllo, lui dimostra personalità, cercando sempre una giocata, uno spazio in più o un guizzo che si rivela sempre pericoloso. Il gol del 3-0, infatti, era ormai nell'aria, e Conceicao l'ha costruito per tutto il primo tempo e buona parte del secondo. Ecco, questa è la controtendenza di cui ha bisogno la Juve, un motore che - anche se sembra instancabile - va comunque preservato: è proprio per questo che il rientro di Nico Gonzalez può diventare una carta decisiva anche per il rendimento dello stesso Chico, che segna un'altra notte importante nella sua avventura bianconera.



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