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Il difensore della Juventus Gleison Bremer è stato protagonista di My Skill a Dazn. Le sue parole: 

BREMER A DAZN: L'INTERVISTA


GIOCA A FC24- “Ogni tanto gioco, sono meglio nella realtà però”.
 
CAMBIAMENTI DALL’ANNO SCORSO- “Tante cose, abbiamo giocato ogni tre giorni l’anno scorso ed è stato difficile. Soprattutto per me che arrivavo dal Toro, giocare ogni settimana e ogni tre giorni se non stai benissimo fisicamente è difficile. Anche l’arrivo di Giuntoli ha portato serenità al gruppo. Quest anno ho chiesto consigli a Chiellini, gli ho chiesto consigli su cosa migliorare e cosa fare di più, questa stagione sto meglio e penso che sto facendo bene”.
 
CONSIGLI CHIELLINI- “Guardare tanti video, conoscere bene l’avversario. Lo facevo già ma ora lo sto facendo molto di più”.
 
MENO GOL- “Siamo una squadra più solida, giocando una volta a settimana si cambia poco e quindi questo ci aiuta nella confidenza con i compagni”.
 
IN COSA SI SENTE CAMBIATO- “Oltre tecnicamente e fisicamente anche nella consapevolezza. Le critiche fanno parte del gioco ma non bisogna darci troppo retta”.
 
CONSIGLI ALLEGRI- “Avere senso della posizione è importante quando giochi a zona come gioca la Juve. Devi conoscere l’avversario e i compagni, se gioca Gatti o Danilo sono diversi”.
 
JUVE CON GIOCATORI CHE CONOSCEVA- “Mi ha aiutato. Ho parlato con il mio procuratore, la Juve è una grande squadra, conoscevo Danilo e Alex Sandro che mi hanno aiutato, per questo ho scelto la Juve”.
 
MASTINO- “Ci sono attaccanti che non puoi lasciare tranquilli come Osimhen e Lukaku, sono di livello internazionale. Fa parte del gioco far innervosire un po’ l’attaccante, pochi rimangono con la testa sulla partita”.
 
ALLEGRI- “Si arrabbia sempre se prendiamo gol e ha ragione. Siamo una squadra forte, quando non prendiamo gol i nostri attaccanti segnano. In fase offensiva ci alleniamo tanto”.
 
ANEDDOTO DI ALLEGRI- “Mi ha detto di lavorare a zona e aprire il corpo con la palla esterna sui cross.” 
 
VLAHOVIC- “Un attaccante forte fisicamente, quando giochiamo contro gli do alcune indicazioni tipo tenere la palla, sta migliorando tanto come me, stiamo facendo grandi cose. Sta lavorando tanto sulla tecnica, sul tiro in porta, quando uno segna con continuità prende consapevolezza, è giovane e può crescere tanto, lo sa”.
 
YILDIZ- “Un bel attaccante. Ogni tanto io e Gatti in allenamento entriamo duri su di lui ma non gli interessa, ha una tecnica ed una forza nelle gambe incredibile, può fare una bella carriera”.
 
COLPO DI TESTA- “Questione mentale. Salto tanto, fisicamente sono forte. Basta mettere la palla bene, quando arrivo in terzo tempo. Mi piace partire dal dischetto o dal secondo palo. Parlo sempre con Kostic e con Iling e gli spiego dove mi piace mettermi”.
 
VAN DIJK- “Ci sono tanti difensori forti. Van Dijk è un gradino o due sopra di me, ha vinto una Champions, una Premier. Ammiro i giocatori così, anche Chiellini e Thiago Silva. Io sono al secondo anno qui ora. Quando finisci la carriera e smetti conta quello che hai vinto, se non vinci niente non puoi dire di essere il migliore”.
 
ATTACCANTE CHE L’HA MESSO IN DIFFICOLTA’ – “Giroud ma Osimhen è davvero tosto”.
 
ERRORI- “Contro l’Inter in Coppa Italia è stato tosto, mancavano 10 secondi. L’errore è parte della crescita, sto lavorando su questo”.
 
GOL CONTRO L’INTER ALL’ANDATA- “Situazione difficile, Thuram è stato veloce e mi ha preso fuori tempo ma eravamo tutti in ritardo. Avrei dovuto fare fallo e prendere giallo ma era nel primo tempo ed era un rischio”. 
 
EPISODI VERSO IL RITORNO- “Non conoscevo benissimo Thuram ma lo avevo studiato, anche Kean mi aveva parlato di lui. Difficile da marcare. Gli avversari vanno studiati altrimenti diventa difficile”.
 
DUELLO CON L’INTER- “Fino alla fine. Non sarà facile fare risultato lì ma chi vince a Milano non vincerà il campionato”.
 
POTEVA GIOCARE NELL’INTER- “No no sono dalla parte giusta. Ausilio ha detto che sono un rimpianto. Quando sono arrivato qui potevo andare all’Inter ma qui sto bene”.
 
SOGNO SCUDETTO- “Dobbiamo pensare partita dopo partita con i piedi per terra e lavorare tanto”.