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Mentre il centrocampo sta iniziando a prendere forma con Douglas Luiz e - forse - pure Khephren Thuram, ad oggi l'attacco della Juventus per la prossima stagione rimane una grande incognita. E probabilmente lo sarà anche all'inizio del raduno alla Continassa, previsto per il 10 luglio, quando Thiago Motta non potrà contare nemmeno su Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz - le uniche certezze - che saranno ancora in vacanza dopo gli impegni con le rispettive Nazionali. E sarà così anche per Federico Chiesa, che a prescindere resta un capitolo dal finale tutto da scrivere, in bilico com'è tra il rinnovo e la cessione immediata. 
 

Juventus, ritorno di fiamma con Morata


Con Arek Milik ai box per infortunio (e a sua volta in dubbio sulla permanenza) e Moise Kean già praticamente certo di partire, la Juve si trova quindi di fronte alla necessità di ingaggiare almeno un centravanti, un giocatore che sulla base dell'identikit tracciato da Thiago Motta dovrebbe saper dialogare bene con i compagni e, soprattutto, sposarsi con le caratteristiche di Vlahovic. E il profilo ideale, neanche a dirlo, sembra essere quello di Alvaro Morata, che nei giorni scorsi ha aperto in maniera neanche troppo implicita a un altro ritorno in bianconero e potrebbe davvero rappresentare l'occasione migliore per Cristiano Giuntoli, in virtù della sua clausola da "appena" 12 milioni di euro. 

Se ne parlerà sicuramente, dunque, anche perché subito dopo l'Europeo Morata è atteso da un vertice con l'Atletico Madrid e il Cholo Simeone, che questa volta sembra funzionale solo a dirsi addio. Intanto la Juventus lavora anche sul fronte parallelo, quello degli esterni, dove molto dipenderà dalla scelta di Chiesa. Anche qui i nomi sono ormai quelli noti: Mason Greenwood e Jadon Sancho, entrambi in uscita dal Manchester United ma in situazioni leggermente diverse tra loro.

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