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Oggi è giornata di vigilia ricca di curiosità e aspettative: la Juventus si ritrova per un nuovo allenamento mattutino, affinando gli ultimi dettagli in vista dell'importante impegno in arrivo contro l'Atalanta. Successivamente, come da tradizione, il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, prenderà la parola in conferenza stampa per delineare le strategie e le aspettative riguardo alla prossima sfida. L'appuntamento è fissato per le ore 14: diretta testuale, commenti e video su ilBianconero.com.    

 

La conferenza di Allegri pre Juve-Atalanta: le dichiarazioni


IMPORTANZA E MORALE - "Quando arrivi in questo momento i punti sono molto pesanti, c'è da fare punti per l'obiettivo e giochiamo contro una squadra che lotta per i primi 4 posti. Domani dobbiamo fare un'altra bella partita, e fare risultati".

PREOCCUPATO - "Preoccupato non sono, sono dispiaciuto. Abbiamo lasciato punti. Siamo a marzo, siamo nella parte finale della stagione, il primo obiettivo era arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Siamo secondi, lottiamo per i primi 4 posti. E siamo in semifinale di Coppa Italia. Momentaneamente gli obiettivi sono stati raggiunti. Bisogna essere bravi ad arrivare in fondo. Mancano 11 partite più due di Coppa per fare il meglio"



MCKENNIE - "Recuperato, è a disposizione. Ha fatto tutto con la squadra. Gli altri siamo tutti a disposizione. Alcaraz è fuori, ha avuto questo contrattempo. Vlahovic è squalificato. Rabiot prossima settimana a disposizione. Abbiamo giocatori giusti per affrontare la partita, la Juventus non batte l'Atalanta in casa da 5 anni. Titolare? Se sta bene, sicuramente sì".

ASSENZE - "Non pesano, abbiamo ottimi giocatori. Milik farà molto bene, recuperato Kean. Abbiamo ancora 11 partite da giocare. E' normale che abbiamo poco tempo a disposizione. Non siamo a settembre, non c'è tempo da recuperare. Una partita alla volta, più di una volta non si può giocare. Abbiamo l'Atalanta, che da diversi anni lotta per il quarto posto. Decisivo non è, mancano ancora tanti punti. Ma decisivo non è".

ABITUDINE A NON LOTTARE - "Non può vincere sempre una squadra. La Juve ha fatto 9 anni straordinari. C'è stato un cambiamento generazionale, l'età media si è abbassata. Il percorso è sostenibile con le richieste della società. Importante entrare in Champions tutti gli anni. Per il calcio italiano la Champions, per tante squadre è il 30% del fatturato. Per la Juve sarà il 20%. Bisogna entrarci per forza. Non è facile. In Italia ci sono sempre 7-8 squadre che lottano per la Champions. La Roma è rientrata, il Napoli è lì. C'è la sorpresa Bologna. Serve un passo alla volta per entrare in Champions. Abbiamo cercato di lottare poi questo mese abbiamo lasciato lo scudetto, ma la squadra è in crescita. Ha dei giocatori che hanno bisogno di giocare partite importanti. Fra 2-3-4 anni avrà i Fagioli, i Miretti, gli Yildiz, Iling... sono tutti giocatori giovani. Vlahovic è 2000, Cambiaso è 2000. Ha un parco giocatori che deve giocare partite importanti, solo così si cresce. La Juve credo abbia un futuro importante".

TRIDENTE - "Avevamo Chiesa a destra e Yildiz a sinistra. Ma siamo partiti con Chiesa a sinistra e Cambiaso a destra. 3-4-5... La squadra è cresciuta, bisogna riprendere a fare risultati e dare continuità ai risultati".

COME SI AFFRONTA - "Ci saranno momenti in cui bisognerà andare alti, altri in cui bisognerà fare una buona fase difensiva. Sono fasi di partite, non è che si scrive per 70-80-90 minuti, serve interpretare la palla al meglio". 

YILDIZ - "Sta meglio, dopo un periodo un po' elogiato, messo sul piedistallo, non è che ora gli sono passate. Non ha giocato neanche 2-3 gare nella Next Gen. Ha fatto primavera-prima squadra. Sta tornando bene, lo vedo in allenamento. Fa gol. E' un giocatore giovane, che tornerà utile". 

CENTROCAMPISTI - "Nicolussi e Nonge sono altri due giovani. Nicolussi è di affidamento, quando è stato chiamato in causa ha fatto bene. Nonge ha fatto una buona cosa per il gol, poi è andato in area e ha difeso un po' meno bene. Ma sa giocare molto bene a calcio, deve crescere com'è normale che sia".

MIRETTI - "Devono rimanere sereni, la responsabilità non è loro. E' fisiologico. Alti e bassi. Finché non trovi un tuo equilibrio. Miretti domenica a Napoli ha fatto una bella partita dal punto di vista caratteriale ed emotivo. Ha 67 partite, è 2003. I giovani della Juve sono bravi. Dando equilibrio e miscelandola con i giocatori più d'esperienza".

KEAN - "Cambio anche tattico? Altro che è un 2000 anche lui, ha giocato tante partite nella Juve, nel PSG, sembra vecchio perché è tanti anni che gioca. Non ha tutta la gara nelle gambe, da qui alla fine dell'anno ci darà molte soluzioni".

FUTURO - "Non mi preoccupa, la cosa più importante è che dobbiamo concentrarci sugli obiettivi della Juventus. Tutto il resto non conta, contano i risultati. Gli obiettivi che bisogna raggiungere. Tutte le energie vanno lì. Siamo nella parte finale della stagione, il resto è secondario".

DIFESA - "Se tutte le domeniche prendi 2 gol è difficile fare risultato. Mi ero preoccupato dopo Verona, dove sicuramente - e col Frosinone in casa- abbiamo dato sensazione di prendere gol in qualsiasi momento. A Napoli è venuta meno. Vedremo domani. Bisogna alzare il livello di solidità della fase difensiva".

SOSTITUZIONE NONGE - "Diseducativo? No. Mancavano 4 minuti, avevo bisogno di due forti di testa e ho messo Danilo e Milik. In quel momento magari una punizione, calcio d'angolo e abbiamo avuto Rugani... ho tolto il più debole di testa. La sostituzione non doveva essere quella lì, Milik e Danilo erano già a metà campo". 

ATALANTA - "Buone partite, alternate cose buone a meno buone. L'Atalanta non è che la troviamo stanca, ha tanti giocatori. Ne hanno fatti riposare 5. Per loro è molto importante, come per noi. Non è decisiva, ma importante per la stagione".