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Le parole di Andrea Cambiaso ai canali ufficiali dell'Uefa.


Cambiaso, l'intervista


QUANDO L'ITALIA VINCEVA L'EUROPEO - Tre anni fa se mi avessero detto che sarei stato qui, non ci avrei mai creduto, è stata una bella scalata. Ogni anno, ogni giorno. Ho lavorato tanto per essere qui e adesso sono molto orgoglioso. Sono quello che sono grazie al lavoro. Non rimpiango nulla della mia vita calcistica, rifarei tutto dal giorno uno perché è ciò che mi ha portato fino a qua. Sono l’esempio che lavorando si possono raggiungere grandi traguardi.

LA CONVOCAZIONE - Ci speravo, ma non c’è mai stato un giorno in cui ci ho davvero creduto di farcela. Facevo finta di niente. Lavoravo ogni giorno pensando alla Juventus. Ero andato in un ritiro precedente a quello in America ma non avevo giocato. Diciamo che questa speranza l’ho coltivata in silenzio alla Juventus. Ero molto felice già di essere nei 30, poi quando sono entrato nei 26 è stata una grande emozione. Sono molto felice, soprattutto per la mia famiglia.

I REDUCI DI EURO 2020 - Io sono sempre vicino a Chiesa a pranzo e spesso gli chiedo delle emozioni che ha provato in quel torneo, spesso ne parliamo e adesso speriamo di replicare. Quella sera di Wembley ero a casa con degli amici, il giorno dopo dovevo partire per il ritiro con il Genoa. La ricordo molto bene, ricordo la parata di Gigio su Saka, un bellissimo ricordo. La cosa bella è che la stavo guardando con amici che con la Spagna saranno in tribuna. E’ un cerchio che si chiude, è una bella cosa per dei ragazzi che mi sostengono sempre.

CONTRO L'ALBANIA - L’unico rammarica contro l’Albania è che avremmo dovuto chiuderla prima per quanto avevamo creato. E’ stata una reazione incredibile, non era facile anche considerando l’atmosfera dello stadio e il gol subito dopo pochi secondi. Era complicato e abbiamo dimostrato di essere una grandissima squadra. Nel primo tempo siamo stati molto ordinati, compatti sia nell’attaccare che nel difendere. Non abbiamo preso una ripartenza, eravamo messi molto bene in campo.

VERSATILITA' - Cerco di adattarmi in tutti i ruoli. Il mister mi ha detto di tenere la posizione, tenere il palleggio in un momento delicato della partita. Io ho cercato di fare quello che mi chiedeva.

SPAGNA - Sarà una partita bellissima perché sono due grandissime squadre, due nazionali storiche. La Spagna è una delle grandi favorite e noi dobbiamo difendere il titolo. Hanno giocatori fortissimi. Yamal è un ragazzino ed è già a un livello altissimo. Ma anche in mezzo Rodri, Pedri, insomma sono davvero una grandissima squadra in ogni reparto. Dovremo combattere, giocare da squadra e sono convinto che ce la giocheremo.

SFIDE CONTRO LA SPAGNA - Ce ne sono tante ma forse ricordo quella di EURO 2012, l’1-1 alla partita di esordio. A Coverciano Gigi [Buffon] ci ha raccontato che quella fu una partita molto importante per loro perché presero consapevolezza di ciò che dovevano fare grazie a quella prestazione. Poi in finale è andata male ma mi è rimasto impresso che giocarono davvero una grandissima partita. Speriamo di fare altrettanto.





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