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Era accaduto più o meno un anno fa, perché metà febbraio. La Juve zoppicava, su siti e giornali si parlava del possibile sostituto di Allegri, la qualificazione in Europa era tutto fuorché certa. Ecco: a parte l'ultimo dettaglio, che dettaglio poi non è, le somiglianze con la situazione attuale della Juventus praticamente si sprecano. Disse Max, allora: "Posso essere criticato su tante cose, ma non sui dati di fatto. I numeri sono quelli: un tema è opinabile, la matematica no”.

La matematica che è un po' la sua coperta di Linus. Spesso Allegri vi si rifugia, si nasconde, si fa inattaccabile tirando su il groviglio di dati. Li rigira come una frittata perfetta: nessuno gli ha chiesto un'omelette, lui ha seguito la ricetta che gli è stata data, alla perfezione. C'è a chi piace, a chi meno, chi contesta e chi si accontenta volentieri. Con un'idea di fondo però piuttosto comune: la Juve, questa Juve, un vero equilibrio non l'ha raggiunto. E se l'ha fatto per un breve periodo, l'ha pure smarrito. Proprio come una coperta, è corta ai lati, davanti o indietro, a seconda di dove provi a tirarla. 


I numeri della Juventus in fase offensiva


No, non è una stagione da buttare. Però sì, offensivamente la Juventus è cresciuta davvero poco. Sono sensazioni visibili da casa e allo stadio, sono numeri, appunto, snocciolati molto bene da uno dei creators più interessanti nel panorama juventino (potete trovare qui Edohere). 

Due, in particolare, colpiscono per la lontananza dei bianconeri da una mentalità (più e fortemente) europea: la squadra bianconera è settima in A per gol su azione manovrata; dodicesima per field tilt, cioè il dato che indica quanto tempo stai nelle zone di campo dove si decidono le partite. Il confronto con il resto d'Europa - e non solo d'Italia - è devastante. Solo il Nizza ha una percentuale inferiore a quella bianconera, e neanche dell'1%.  Poi il PPDA: l'intensità e la riaggressione. La Juventus è sedicesima in Serie A, praticamente ha le stesse statistiche di chi lotta per salvarsi. Verrebbe voglia di "abbandonare il Medioevo", ed Edo ci perdonerà per la citazione. Se non fosse che, quel Medievo, qualche risultato l'ha tuttavia portato. 


I numeri della Juventus in fase difensiva


Nei giorni scorsi, un altro dato è emerso con particolare forza, rinvigorendo gli 'allegristi'. Per box protecion efficiency, ossia per la capacità di una squadra di proteggere la propria area di rigore dopo con gli avversari nel punto nevralgico del campo, la Juve 2023-2024 non è solo la migliore di tutte. E' tra le migliori dell'ultimo periodo. Un quarto posto che indica come la squadra bianconera resti formidabile nel ridurre i rischi e i tocchi in generale. Il motivo? Facile, semplice: più è bassa la squadra, più è difficile aggirare l'ultima linea difensiva. Non a caso, la migliore di sempre, è ancora una Juve ed è la più allegriana di tutte: la 2017-2018.

Davanti alla pochezza offensiva, la grandezza difensiva però rincuora, indica una base da cui ripartire. Come se fosse un libro a metà, un inizio avvolgente e un finale però da riscrivere. Il brivido non c'è, neanche la tendenza a crearne. Allegri comunque può contare ancora su una porzione di matematica, se vuole: in Serie A, la Juve è prima nei dati agli xG difensivi...