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Gianfranco Teotino, opinionista di Sky, diventa suo malgrado attore non protagonista della tragicommedia a tinte bianconere. Un crescendo: prima l’annuncio del ritiro, le aspettative che si alzano, una Juventus che, invece, sembra sempre la solita in campo contro il Genoa, o almeno quella vista di continuo nell’ultimo mese. E poi il gran finale: Massimiliano Allegri che sbotta in televisione, una furia incontrollabile.
 
Teotino è attore non protagonista, perché in mezzo ci finisce lui, ma il messaggio di Allegri sembra essere più ampio e diretto ai detrattori, a chi parla e critica dagli studi televisivi, dalla tastiera di un pc, da uno smartphone, dalla redazione di un giornale. A chi parla e non ha mai allenato. Un messaggio che ricorda qualcosa…


 

Quando Allegri litigò in tv con Adani

 
La sfuriata di Massimiliano Allegri ricorda quella del 2019. In quel caso, il tecnico livornese se la prese con Lele Adani: "Te sei il primo che legge i libri e di calcio non sa niente – disse Allegri -. Non hai mai fatto l'allenatore, sei lì dietro e non sai niente. Quindi adesso parlo io e tu stai zitto".
 
Toni, parole e messaggio simile a quello di oggi pomeriggio. Nel 2019, nel finale di stagione, nonostante la vittoria dello scudetto ma con la sconfitta in Champions contro l’Ajax, Massimiliano Allegri mostrò importanti segnali di nervosismo. A fine anno ci fu poi l’esonero deciso dalla dirigenza della Juventus.


 

L’altro precedente: la scorsa estate

 
In parte, in questa porzione di stagione, il nervosismo di Massimiliano Allegri ricorda anche il finale dell’anno passato. Il tecnico livornese appariva e appare provato mentalmente dalle critiche e dai risultati che non arrivano. In più, le voci sul futuro sono talmente rumorose – e ribadite durante le conferenze stampa -, che filtrano l’ambiente impermeabile della Continassa.
 
Dopo l’ultima partita di campionato della passata stagione, Allegri apparse provato per quanto successo nei mesi precedenti, sicuramente meno infervorato ma comunque sibilino: "Domani vado a casa, mio nipotino, mio figlio... Qualche cavallo che corre, quindi... Fortunatamente domenica prossima ce n'è una al Grand Premio. A luglio ci penserà la società a pianificare com'è normale che sia. C'è un responsabile dell'area sportiva che è Calvo e ci dirà cosa farà la società. Vi ringrazio tutti. Sono stanco, sono stanco... Cosa succederà? Faccio l'allenatore, sono l'allenatore. La società deve pensare alla squadra. Il 10 luglio riprenderò il lavoro. Finita la stagione, non vedo l'ora di andare in vacanza".

 

Juventus, il futuro di Allegri

 
Due precedenti diversi, ma in entrambi il tema era sostanzialmente uno: il futuro di Massimiliano Allegri. In questo momento, l’allenatore resta saldo alla guida della Juventus; nei prossimi mesi, però, lo scenario è molto più simile a quello del 2019, rispetto all’estate scorsa. E sullo sfondo resta Thiago Motta.


  

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