3
Il nome di Diego Perez non suonerà certo nuovo agli appassionati di calcio italiano. Per lui, 5 stagioni con la maglia del Bologna per poi, appese le scarpe con i tacchetti al chiodo, intraprendere la carriera da allenatore. Sempre con la società felsinea, un percorso nelle panchine delle giovanili e, oggi, è l’allenatore in seconda della Nazionale uruguayana Under 20. Nazionale che, solo pochi giorni fa, ha vinto il torneo internazionale COTIF: “Non ce l’aspettavamo; siamo a inizio ciclo e abbiamo visto una crescita incredibile dei ragazzi”.
 
Nell’Uruguay, il più giovane convocato in gruppo era Alfonso Montero, il centrale classe 2007 della Juventus che, già l’anno scorso, ha fatto il suo debutto con la Primavera bianconera. Proprio a Diego Perez abbiamo chiesto di raccontarci le sue prestazioni nel torneo e le impressioni che gli ha lasciato.
 

Alfonso Montero, le parole di Diego Perez

 
CONVOCAZIONE – Lo conoscevamo perché era stato convocato anche in Under 17. Abbiamo invitato i ragazzi che giocano all’estero, per vederli, e tutto è nato così. Si è guadagnato il posto per il torneo e ha fatto un bellissimo campionato.
 
LE PRESTAZIONI – Era il più giovane, mi è piaciuta la serenità con la quale ha giocato. Conosco suo padre, so come si lavora alla Juventus e in Europa. Lui ha ben chiari i concetti di gioco e qui si vede la scuola italiana. Quello che mi ha sorpreso è la tranquillità e la serenità: le cose che faceva, le faceva bene, senza strafare. Mi ha sorpreso l’unione con il gruppo, pur stando in Italia, si è introdotto benissimo. Una bellissima sorpresa.
 
QUALITA’ TECNICHE – Sempre la giocata giusta, dove cercare il posto libero, buona tecnica di passaggio: per me a quest’età sono cose molto importanti. Si vede che sta lavorando alla Juve, si vede che è un profilo che può diventare giocatore di calcio. Questo passaggio in Nazionale gli ha fatto bene, da più giovane, giocando quasi tutte le partite, facendo bene. Ho avuto la possibilità di conoscerlo bene in questi giorni ed è stata una bellissima sorpresa. Lo vedo con i piedi per terra, sa che nel calcio si deve dimostrare tutti i giorni e questo ce l’ha. Dovrà sicuramente crescere, non si smette mai di imparare.
 
SIMILE AL PADRE PAOLO MONTERO? – Io ho giocato in Nazionale con Paolo, per me è un idolo, non te lo posso descrivere perché per me è uno dei migliori. Alfonso ha l’equilibrio giusto che a Paolo ogni tanto, per temperamento, mancava. Alfonso è molto equilibrato.
 
THIAGO MOTTA AL BOLOGNA – Io non ho avuto la possibilità di incrociarlo. Ho parlato tanto con Marco Di Vaio e mi diceva che è un mister diverso. Ha un’impronta molto chiara e lo ha dimostrato al Bologna.

Si ringrazia Diego Perez e la federazione calcistica dell'Uruguay per la disponibilità
 

Tutti gli AGGIORNAMENTI sulla Juventus in TEMPO REALE!
Aggiungi IlBiancoNero.com tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui