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Carlos Charly Alcaraz si racconta. Il centrocampista ventunenne della Juventus, approdato a gennaio in prestito dal Southampton e ora fermo per infortunio, ha parlato in un'intervista a Dataracingoficial

Juventus, Carlos Charly Alcaraz si racconta: l'intervista a Data Racing


SERIE A - "Affrontare squadre così prestigiose, come Napoli e Inter, è quasi folle. Quando penso a dove mi trovo ora è qualcosa di incredibile. Quando sono passato alla Juve mi hanno contattato i miei ex compagni al Racing e anche il presidente, come successo quando sono andato al Southampton. Sono sempre presenti. Lì conobbi Lautaro Martinez, perché ci allenavamo nello stesso centro sportivo. Alla fine di Inter-Juve abbiamo scambiato la maglia, abbiamo parlato e mi ha detto che se avessi avuto bisogno di qualcosa avrei potuto scrivergli o comunque contare su di lui".

ARGENTINA E JUVE - "E' sempre stato il mio sogno da bambino, ma in questo momento mi sto concentrando sulla Juve e di recuperare da questo infortunio il più velocemente possibile. Voglio fare il massimo con la Juve e in futuro si vedrà, il livello della nazionale argentina è molto alto. Se spero di partecipare alle Olimpiadi? Sì, spero in una chiamata di Mascherano, ma so che ci sono molti giocatori di alto livello e che stanno facendo bene nei rispettivi club".  "Sono molto contento di stare qui. È una di quelle cose che si sognano da bambini, ossia di giocare in uno dei grandi club d'Europa. Giocare nella Juventus a 21 anni è qualcosa di pazzesco. Se mi metto a pensare che sono arrivato qui in così poco tempo, mi chiedo 'Che ci faccio qui?': è molto bello. Il mio adattamento con i compagni e la lingua? Con i miei compagni va benissimo. Quando sono arrivato quasi mi vergognavo, mi sentivo un po' insicuro. Arrivare alla Juventus, con tutti i grandi giocatori che ha avuto e che ha è qualcosa che può metterti in difficoltà Il gruppo è fantastico, sono tutti bravi, ottime persone. Ho la fortuna di avere tre compagni che parlano spagnolo, mi riferisco ai tre brasiliani: Bremer, Danilo e Alex Sandro. Tutti e tre mi aiutano molto, ma anche gli altri. Sto provando a studiare un po' l'italiano, che è abbastanza simile allo spagnolo. L'inglese? Era faticoso impararlo. Ora l'ho un po' mollato perché sto studiando l'italiano. In un anno qualcosa ho imparato, me la cavo".

TIFOSI IN ITALIA - "L'atmosfera è simile a quella dell'Argentina: bandiere, tamburi, bengala; c'è tutto ciò che non vedi in Inghilterra. I tifosi del Racing mi mancano molto, ma sto vivendo un gran momento ora. Però quando posso seguo sempre il Racing".