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Definito il suo addio, doveroso nonché inevitabile dopo le ultime opache stagioni, la Juventus sul fronte Alex Sandro può tirare un sospiro di sollievo. Nulla da associare al professionista, sempre serio, bensì relativo al suo ingaggio.

Con questi saluti, infatti, alla Continassa tagliano uno stipendio da circa 7 milioni netti. Che, in piena era sostenibilità rappresenta una gran notizia. È oggettivo constatare come la Juve, negli ultimi anni, si sia resa protagonista di scelte particolarmente discutibili. Vedi, quindi, alzare immotivatamente l’asticella per calciatori giunti abbondantemente al capolinea motivazionale.

Poi, storia nella storia, anche determinati rinnovi automatici – a distanza di tempo – non si capisce come siano potuti andare in scena; quello di Alex Sandro, particolarmente apprezzato da Massimiliano Allegri, è stato aspramente criticato dal popolo bianconero, che avrebbe voluto che il brasiliano salutasse già nelle puntate precedenti.

Errori che, inevitabilmente, fanno scuola. E che portano il Football Director, Cristiano Giuntoli, a rivedere sensibilmente l’intero scenario. È lecito ipotizzare che, gradualmente, la Juve possa tornare a investire anche su stipendi corposi. Ma con maggiore equilibrio rispetto al passato, centellinando i passi, in quanto è un attimo uscire totalmente dalla carreggiata. E Alex Sandro ne è proprio un chiaro esempio.


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