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Da una reciproca esigenza nasce l'opportunità di un affare. Bonucci converrebbe alla Juventus come Higuain al Milan. Da sciogliere il nodo Caldara, che rischia di complicare un incastro altrimenti perfetto. Privarsi di un giovane di sicuro valore, per la Juventus può risultare un azzardo. Allo stesso modo, è difficile trovare controindicazioni per il ritorno di Bonucci nella difesa di Allegri.  

PIEDI BUONI - Limitandoci ai discorsi di campo - perché le problematiche sono tutte esterne, sul rettangolo verde ci sono solo opportunità - Allegri ritroverebbe quello che ancora oggi si può considerare uno dei migliori play difensivi d'Europa. Un ruolo che ai Mondiali ha ritrovato spolvero con le valide interpretazioni di Stones con l'Inghilterra e di Alderweireld con il Belgio. Non a caso, pur in posizione diversa, entrambi protagonisti nelle difese a tre. 

DOPPIA OPZIONE - Allegri ha scelto di disegnare la Juventus che verrà sulla linea a quattro difensiva, pista di decollo per esterni di grande spinta. Bonucci, dal canto suo, ha dimostrato di sapersi muovere bene con un solo compagno al suo fianco. Lo ha fatto già nell'ultima stagione in bianconero, poi esaltando Romagnoli. Allo stesso tempo, per lui la difesa a tre è un mantra: a recuperare i vecchi file dall'archivio ci metterebbe un attimo. Schierarlo nel cuore del reparto consentirebbe di modificare l'assetto con facilità anche in corso d'opera, sviluppando uno di quei modelli ibridi sempre più in voga: cambiare assetto difensivo tra fase di possesso e fase di non possesso. Pane fragrante per i denti di uno stratega come Allegri, che ha già dimostrato di apprezzare il meccanismo (si pensi ai movimenti di Barzagli quando parte da esterno destro). 

VICE PJANIC? - Chi ha in campo Bonucci, come detto, guadagna anche un regista aggiunto. Il primo a impostare la manovra, o un valido piano B nel caso il titolare dell'incombenza risulti impossibilitato (quello che accadeva quando Pirlo era marcato a uomo). Nella Juve che sta nascendo sono ipotizzabili entrambi gli scenari. Con Pjanic al suo posto e nel pieno delle funzioni, Bonucci avrebbe il compito di oliare la prima uscita del pallone lasciando al bosniaco l'onere di accendere la luce. Se la cessione di Pjanic dovesse invece diventare realtà, Allegri potrebbe avere estrema necessità di chi sappia ispirare la manovra e Bonucci lì dietro farebbe comodissimo.  La lista dei nomi in ballo per un nuovo colpo a centrocampo, infatti, non comprende registi classici ma mezzali di grande fisico e verticalità (da Pogba a Milinkovic). Per trasformare in play Rabiot o Kovacic, ad esempio, ci sarebbe molto da lavorare. Bonucci sa anche lanciare lungo con precisione: le spizzate di Mandzukic recapiterebbero al centro dell'area cioccolatini che Cristiano Ronaldo, da spietato finalizzatore, dovrebbe solo scartare.

@pietroscogna