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Partenza col botto. La Juventus Women, all'esordio contro il Pomigliano, vince 3 a 0 e riparte da tre punti. Di seguito le pagelle del match.

PEYRAUD-MAGNIN 6.5 – Nel primo tempo parata plastica su un cross pericoloso, per il resto poco impegnata
 
NILDEN 6.5 – Esordisce da titolare in campionato: lo fa bene, contenendo le avversarie e affacciandosi di tanto in tanto oltre la metà campo. Quando lo fa, dimostra di avere il piede per mettere cross molto interessanti
 
LENZINI 7 – Gioca da veterana, sfodera una prestazione “alla Gama”. In anticipo o di forza nei contrasti: stasera è insuperabile
 
SALVAI 6 – Sempre precisa e puntuale negli interventi
 
LUNDORF 5.5 – Molte sbavature, sia con palla tra i piedi che in fase difensiva
 
CERNOIA 6 – Lotta come un'indemoniata a centrocampo, non sempre precisa in costruzione (Dall'85' BECCARI s.v.)
 
ROSUCCI 7.5 – Suo il primo gol della stagione! Oltre a questo, la solita partita di gamba e cervello a centrocampo: è padrona del reparto e più consapevole che mai della sua forza (Dal 65' ZAMANIAN 6 - Entra e, con pallone tra i piedi, fa sempre la scelta giusta: come spesso ripete Montemurro)
 
CARUSO 7 – Ancora una volta un suo inserimento risulta micidiale per le avversarie: gioca all'assalto, con bandana sull'occhio e coltello tra i denti. Si prende anche la briga di chiudere il match con il tap-in del 3 a 0.
 
BONANSEA 7 – La fascia destra è terreno suo, quando parte diventa imprendibile per le avversarie (Dal 73' BOATTIN s.v.)
 
GIRELLI 5.5 – Deve ancora entrare appieno nei nuovi meccanismi, sbaglia qualche sponda e fatica a tenere palla alta (Dal 65' STASKOVA 6.5 - Entra e fa la lotta con la difesa avversaria, sfiora anche il poker: ottimo approccio)
 
HURTIG 6.5 – Nel primo tempo i suoi tentativi di penetrare in area vengono spesso rimbalzati dalla difesa, nel secondo sfonda e piazza l'assist per Caruso (Dal 65' BONFANTINI 6 - Subentra con il piglio giusto, con la voglia di dimostrare di poter giocare in questa squadra)

All. MONTEMURRO 6 - Una vittoria dove a emergere sono più le qualità individuali, rispetto al gioco. Ma c'è da dare un grande merito al Pomigliano