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Prima il confronto, spigoloso ma civile, durante il Consiglio federale, poi la lite con parole grosse e toni accesi. Come racconta la Gazzetta, Damiano Tommasi e un Claudio Lotito nono se le sono mandate a dire. Il presidente dell'Assocalciatori si è scontrato con presidente della Lazio, descritto in veste furibonda, in merito alle decisioni prese in assemblea due giorni fa sul calcio femminile. 

La miccia si è accesa - spiega la rosea - "quando l’ormai celebre algoritmo ha sancito, oltre allo scudetto assegnato alla Juventus Women, retrocessioni e promozioni. Con Napoli e San Marino che salgono nella massima serie (il cui attuale format è a 12 squadre) al posto di Tavagnacco e Orobica. Sarebbe a questo punto che Lotito avrebbe posto, senza successo, al Consiglio l’opportunità - davanti a una serie B allargata a 14 squadre - di rendere omogenea la Serie A aumentando i club a 14 (promuovendo altre due squadre tra cui, guarda caso, ci sarebbe la Lazio di Lotito, lasciata fuori dall’algoritmo a favore del San Marino che, con due punti in meno, aveva però ancora una partita da recuperare). Davanti alle resistenze dei presenti alla sua proposta, Lotito avrebbe quindi messo in dubbio lo sviluppo dell’intero movimento femminile ipotizzando la sua non sostenibilità sul piano finanziario". 

Tommasi avrebbe poi fatto una battuta alludendo al conflitto di interessi di Lotito, coinvolto con la sua Lazio che in quadro allargato sarebbe stata promossa a tavolino. Il botta e risposta è stato sedato in quel momento, poi poi scatenarsi e in una vera e propria lite nel corridoio. Lì il presidente laziale è esploso, dicendosi anche sollevato dall'imminente scadenza del contratto di Tommasi.