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Vince la Juventus Women allo stadio Ennio Tardini di Parma, ma con grande fatica. Le bianconere trionfano nei minuti di recupero, più precisamente al minuto 92 e al 95'. Una vittoria in extremis che mantiene a galla le bianconere in ottica classifica mantenendo il secondo posto a quattro punti di distacco dalla Roma capolista. Ciò che colpisce però sono le lacrime delle senatrici dello spogliatoio della Juventus Women al triplice fischio: Cristiana Girelli e Lisa Boattin su tutte. Le lacrime simbolo di un'adrenalina che calava, di una grande tensione in occasione di questa partita, lacrime di paura di poter deludere. Se la Juventus oggi ne fosse uscita sconfitta infatti avrebbe segnato un record negativo mai raggiunto prima: la terza sconfitta in trasferta consecutiva. La squadra allenata da Joe Montemurro infatti era precedentemente uscita con le ossa rotte prima dalla trasferta di Zenica contro il Milan e poi proprio sul prato del Tardini nella finale di Supercoppa per mano della Roma.

ANSIA - Al termine della gara infatti non si nasconde Martina Rosucci che rivela: "Eravamo in ansia, non è da deboli avere ansia. Non riuscire a vincere ci creava questo stato d'animo". Proprio perchè le bianconere hanno tenuto spesso palla ma il muro inalzato da Alessia Capelletti, estremo difensore del Parma sembrava essere sempre più invalicabile con il passare dei minuti. L'ansia di chi ora deve puntare tutto sul campionato visto che già la stupenda cavalcata della scorsa stagione non sarà ripetibile, complice la sconfitta in Supercoppa. 

LE DIFFICOLTÀ - Probabilmente le bianconere stanno attraversando il periodo più difficile dalla loro fondazione, lo dimostra la tensione vista in campo soprattutto nel primo tempo. La conferma è arrivata dallo stesso Joe Montemurro al termine della partita: "È il primo momento difficile di questa Juventus e qui si vede la forza di una grande squadra che trova la forza di reagire". Certo, giocare ogni tre giorni non è semplice per gestire le energie sia fisiche che mentali. In alcuni reparti del campo ci sono delle carenze e le turnazioni risultano quasi impossibili, complici anche gli infortuni di Nilden e Gama per esempio. Oggi infatti, vista l'assenza anche di Cecilia Salvai, Martina Rosucci è stata adattata a giocare come centrale di difesa. 

LE LACRIME - È tutto racchiuso nelle lacrime delle senatrici di questo spogliatoio, che hanno temuto di non farcela, si sono sentite sull'orlo della crisi. Un guizzo di Lisa Boattin e una conclusione piena di rabbia di Sara Bjork Gunnarsdottir hanno poi regalato i tre punti alle bianconere, facendo tirare loro un sospiro di sollievo e forse queste lacrime sono anche un po' liberatorie. Per concludere, da qui la Vecchia Signora deve ripartire, come detto da Rosucci: "Questi due gol finali spero ci abbiano sbloccato e spero che da qua riparta un'altra Juve". Nonostante i problemi infatti, a questa squadra non è mai mancata la fame, la voglia di vincere ancora, di essere inarrestabili, di onorare quel motto della Juventus di "Fino alla fine" proprio come dimostrato nella gara di oggi contro il Parma.