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La Juventus Women è fuori dalla Women's Champions League, prima ancora di arrivare alla fase a gironi, decisamente prima rispetto a ogni previsione. Obiettivo arrivare tra le prime otto d'Europa decisamente non raggiunto. C'è però un paradosso che ha dell'incredibile: dopo la gara di ieri sembra essere più in bilico l'Head of Juventus Women Stefano Braghin rispetto al tecnico Joe Montemurro.

L'INCREDIBILE- L'Eintracht non era un'avversaria imbattibile, era alla portata. Una gara che la Juventus avrebbe dovuto gestire meglio, partendo probabilmente dai cambi. Si pensi che ne sono stati fatti soltanto due in 90 minuti e appena tre in 120. Giocatrici in campo stremate, senza forze per correre sul pallone, pur avendo in panchina alternative fresche e valide. Si pensi ad esempio che il mercato della Juventus Women è stato fatto proprio su misura per Joe Montemurro, che in una gara decisiva come quella di ieri ha scelto di schierare dall'inizio soltanto una dei nuovi acquisti (E. Cascarino) ed a gara in corso un'altra (Palis). 

IN BILICO- Scelte chiaramente discutibili che lasciano spazio a molte riflessioni. Anche se ormai il passato non può essere cambiato, ma chissà, nella testa di Montemurro se cambierebbe qualcosa potendo tornare indietro. Certo però è che la società gli ha dimostrato fiducia e vicinanza, rinnovandogli il contratto fino al 2026 prima ancora di scendere in campo in Europa. Discorso diverso per Stefano Braghin. Colui che da un foglio bianco ha dato vita alla Juventus Women, quella squadra che per cinque anni non ha lasciato scampo e che è arrivata tra le migliori otto d'Europa, battendo persino l'imbattibile Lione. Il contratto dell'Head of Juventus Women è in scadenza al termine della stagione attuale e, almeno per il momento si spera, non si è discusso del rinnovo. Tutto può ancora cambiare, di certo però lascia spazio a molte riflessioni la fiducia rinnovata a Montemurro e quella da rinnovare verso Stefano Braghin.