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"Quando il gioco si fa duro, ecco che i duri iniziano a giocare" si suol dire. Ed è esattamente questo il ruolo di Cristiana Girelli. La numero 10 parla da leader, da motivatrice e trascinatrice che non ha paura di nascondere le proprie debolezze. Proprio così le definisce lei stessa dopo la gara contro la Roma. Una gara importante, a tratti fondamentale perchè le bianconere avrebbero potuto finire a 9 punti di distacco dalla Roma, invece ora i punti di distanza sono tre

TONI DA LEADER - Sono proprio le parole di Girelli al triplice fischio quelle che non passano inosservate. Cristiana dice ai microfoni de La7: "Abbiamo affrontato un periodo non facile, Rosucci ha parlato di ansia, io parlo di debolezza. Succede, a volte però si dimostra di essere forti quando si riconosce di essere deboli, questi periodi vanno affrontati con maturità, intelligenza professionalità e si cerca di superarli tutte insieme". Parole di chi dimostra di essere forte, ammettendo proprio quelle che sono le debolezze, le difficoltà che il gruppo bianconero ha attraversato negli scorsi mesi.

LA RETE COME CORONAMENTO - La prima a trovare difficoltà è stata proprio la numero 10. Girelli, infatti in questa stagione ha messo a segno "soltanto" otto reti in Serie A. Un numero che colpisce visti quelli delle annate precedenti: 16 in 16 gare disputate nella stagione 2019-2020 e addirittura 22 in 21 gare giocate l'annata successiva. Ciò che attira l'attenzione però è quel "dai ragazze, ancora così" che si legge dal suo labiale dopo il pareggio firmato dalla compagna di reparto Beerensteyn, in reazione alla doccia gelata messa a segno da Serturini. La rete del momentaneo 1-2 è proprio firmata dalla numero 10 che con una zampata devia una conclusione di Grosso e supera Ceasar. Girelli non molla, non si accontenta, sprona la squadra e sul finale si improvvisa anche difensore con una grande chiusura nella propria area di rigore. I demoni del passato ora sembrano essere alle spalle. La rete a Girelli mancava dallo scorso 22 ottobre contro il Milan, ma nonostante ciò la numero 10 non ha mai smesso di crederci. Il periodo di "debolezza" ora è alle spalle e la Juventus ha ritrovato la sua numero 10.