Le bianconere giocano una gara opposta, rispetto a quella contro il Chelsea. L’effetto Europa, l’effetto Stadium, torna indietro come un boomerang. Nella gara contro le inglesi, molto più spavalde, più libere mentalmente le Juventus Women: era una partita “gratis”, tanto valeva giocarla con grande serenità. E ne uscì una prestazione super, con un risultato beffardo. Questa volta, la pressione si sente e determina la poca fluidità di gioco, gli errori individuali e collettivi.
Sempre per continuare con il parallelo con la partita di UWCL contro il Chelsea; questa volta, alle Juventus Women sorridono gli episodi. Il pareggio all’ultimo minuto di Girelli è il lieto fine di una serata complicata. Ma, alla fine, il pareggio è meritato. Perché nonostante le difficoltà, nel secondo tempo la squadra di Montemurro appare molto più sciolta, distesa nei nervi e consapevole delle proprie forze. In tutto ciò, va sottolineato il carattere di questa squadra, che come un fluido scorre nelle crepe lasciate dalla paura, e va a riempire i buchi. Il secondo gol del Wolfsburg arriva nel momento migliore della Juventus. Ma questo non basta ad abbattere le bianconere, che con il carattere vanno a prendersi un punto che tiene in piedi le speranze per il passaggio del turno. Fino alla Fine, come è da motto del club. Di cui sono parte integrante, e non un mero rpello da esibire, come dimostra la presenza, questa sera, del presidente Andrea Agnelli e di Maurizio Arrivabene; così come lo dimostra il sostegno incessante dei 12 mila 739 presenti allo Stadium.