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Tira un'aria nuova a Torino, sponda bianconera. Basta mugugni, basta musi lunghi: l'amarezza e la delusione per l'annata appena trascorsa sono ormai alle spalle, al loro posto un'ondata di entusiasmo e adrenalina per una stagione che sembra partita sotto i migliori auspici, almeno a giudicare dai primi movimenti di mercato. Centinaia, poi migliaia, le persone che in questa settimana si sono date appuntamento alla Continassa, quartier generale della Juve. I primi tifosi erano già lì, alle porte del J-Medical, tra lunedì e martedì, quando di fatto gli unici giocatori presenti erano quelli dell'Under 23. Il vero "boom", però, si è registrato nei giorni successivi. Giovedì sera erano almeno 10.000 i bianconeri impegnati nel "tracciamento" online dell'aereo di Angel Di Maria, tanti ma probabilmente non quanti quelli che poche ore dopo hanno fatto lo stesso per il volo di Paul Pogba, tornato a Torino quasi a furor di popolo dopo sei anni in cui il popolo juventino non aveva mai smesso di sperare nel secondo capitolo di una storia che, dal 2012 al 2016, aveva saputo regalare emozioni e sogni.

Tanto entusiasmo, dicevamo, che non si è affievolito di fronte a niente e nessuno. Perché poi è stata la volta di Dusan Vlahovic e Massimiliano Allegri, ma anche - giusto poche ore fa - di gente come Alex Sandro, Adrien Rabiot e Aaron Ramsey, non esattamente i giocatori più amati dai tifosi, che nonostante tutto hanno riservato anche a loro un'accoglienza decisamente calorosa, degna di un ambiente unito e pronto ad affrontare il futuro con la giusta dose di ottimismo, lasciando da parte anche le preoccupazioni legate per esempio alla possibile partenza di Matthijs De Ligt (un altro a cui è stato dedicato un benvenuto carico di affetto). Meglio esultare tra qualche mese, dirà qualcuno. Posizione più che legittima, eppure questo clima di positività non può che essere una buona notizia per la Juve, che forse mai negli ultimi anni aveva raggiunto picchi di entusiasmo come questi, paragonabili solo a quelli dell'estate 2018 che aveva portato in dote un certo Cristiano Ronaldo.

Il vero verdetto arriverà dal campo, ma questa volta l'aria è cambiata davvero, anche per un altro dettaglio - che poi forse semplicemente tale non è - che non è di certo sfuggito ai più: alla Continassa, infatti, si sono rivisti anche gli ultras, pronti a salutare con cori e bandiere i nuovi (e vecchi) arrivati. Che la loro presenza sia sinonimo di un imminente ritorno all'Allianz Stadium non è cosa scontata, ma nemmeno così impossibile. Intanto, al di là di questo particolare, i tifosi si sono espressi: secondo loro la strada tracciata è quella giusta. A una squadra che sta cambiando volto e forma, un po' di sano entusiasmo non può che far bene...