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Più di qualche mugugno c’era e un grosso dubbio: ma che fine ha fatto il Vlahovic di Firenze e ammirato solo a sprazzi in bianconero? Ebbene, dubbi cancellati dopo la doppietta segnata contro la Lazio e, in generale, dopo una partenza di campionato di altissimo livello.
 
Che fine aveva fatto? Beh, probabilmente si è sottovalutato il problema di pubalgia di cui è stato vittima: “Non cerco alibi, se ho giocato vuol dire che ero pronto, ma ho sofferto dalla prima all’ultima partita nella passata stagione”. Sotto questo punto di vista, Dusan Vlahovic sta decisamente meglio e si vede. Decisivo, in questo senso, un intervento risolutivo che ha debellato il problema, come riporta Repubblica questa mattina.
 
Tolti i problemi fisici c’è il lavoro. In particolar modo, e si è visto ieri, quello sul piede debole che poi fa sorridere anche solo definirlo tale. Ci sono le partitelle a piede invertito di cui ha parlato Allegri in conferenza, ma anche un lavoro specifico portato avanti in privato, con un preparatore personale.
 
E poi ci sono le motivazioni, la testa che può fare tutta la differenza del mondo. C’è il mercato, la possibilità di lasciare la Juventus e una ricca offerta che mai è arrivata: Dusan è stato a lungo il piano B di diversi top club europei, mai il piano A. Dal precampionato ha sentito i cori che lo invocavano e che scacciavano Lukaku: è maturata la voglia di far ricredere chi non puntava in lui e di ripagare chi lo ha sostenuto. Adesso, a Torino, non aspettano più il Vlahovic della Fiorentina, ma la sua ulteriore evoluzione.