OBIETTIVO GOL - Sono tanti, dunque, i motivi per cui Vlahovic vuole essere protagonista a San Siro. Al di là del tabù da sfatare, l'attaccante ha bisogno di riannodare i fili del discorso interrotto proprio sul più bello ben prima della sosta: la sua ultima rete - anzi, una doppietta - risale infatti al big match contro la Lazio dello scorso 16 settembre, quando insieme a Federico Chiesa firmò la convincente vittoria della Juve per 3 a 1. Allora sembrava davvero che tutto sorridesse al 23enne, autore di un grande inizio di stagione a braccetto con il compagno di reparto, con quattro gol ciascuno; poi il sorgere di nuovi problemi fisici - per entrambi - con il timore di un altro stop prolungato e tutte le conseguenze del caso anche per gli equilibri della squadra, già alle prese con varie difficoltà in altre zone del campo.
MILAN NEL MIRINO - E ora, come detto, c'è il Milan, l'avversaria che in realtà Dusan ha incrociato una sola volta poco più di un anno fa a San Siro: per la Juve finì malissimo (2-0, con i gol di Fikayo Tomori e Brahim Diaz, frutto di una pessima prestazione generale da parte dei bianconeri); una giornata da dimenticare anche per lo stesso Vlahovic, che poi non ebbe nemmeno l'occasione di riscattarsi al ritorno perché infortunato. La chance, ora, è lì da cogliere al volo, in uno stadio Meazza che accenderà i riflettori soprattutto su di lui e sul quasi coetaneo Rafael Leao. Quale miglior momento per mostrare il suo valore?