ROSSONERI AVVISATI - Non che ce ne fosse bisogno, ma il gol spettacolare in rovesciata fatto nell'allenamento di ieri è il simbolo che il giocatore sta bene, fisicamente e probabilmente anche di testa. Un gesto che ha esaltato i compagni ma non lui, che come scrive Tuttosport, ha minimizzato l’exploit, come se fosse la cosa più semplice e naturale da compiere, concentrato più che mai sul big match, tanto da esternarlo anche sul suo profilo Instagram: “straight to the target”, dritto all’obiettivo,
e il Milan è avvisato.
NON CONTA IL PASSATO - Quel Milan a cui Vlahovic ha segnato con la maglia della Fiorentina ma non a San Siro, stadio che è ancora un tabù per Dusan. Trecentosettanta minuti senza segnare su quel campo, in nessun altro stadio il classe 2000 ha questo "record" negativo. Il passato però non conta. Conterà solo domenica, quando Vlahovic avrà quasi tutti i riflettori puntati addosso. Insieme a lui, immaginando il forfait di Chiesa, più Milik di Kean. La Juve ritroverà il suo centravanti, con cui segna, calcia e vince di più come dicono le statistiche. Non roba da poco.