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Sguardo deciso, respiro profondo, tre passi e... bum, palla all'incrocio dei pali alla sua destra, dopo un viaggio di circa 25 metri a 93 chilometri orari. Sì, esattamente come sabato contro la Roma, ancora una volta nei minuti iniziali della partita, ancora di sinistro, anche contro lo Spezia. Dusan Vlahovic sembra aver trovato una nuova specialità. E sì che, come ricorda l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i calci di punizione non erano mai stati uno dei suoi punti forti, tanto che con la Fiorentina ne aveva messo a segno solo uno, contro il Cagliari.

Evidentemente il numero 9 della Juve ci ha lavorato parecchio, negli ultimi tempi. Intanto, con la magia di ieri, Dusan è salito a quota quattro gol in altrettante partite, dopo un'estate trascorsa non al meglio della forma al punto da creare qualche preoccupazione tra i tifosi. Ora che viene il bello, però, il classe 2000 sembra vicino al top della condizione: ancora da migliorare, senza dubbio, l'intesa con i compagni, ma c'è anche da dire che la squadra bianconera vista finora è un cantiere aperto, con l'ultimo rinforzo approdato a Torino giusto ieri. Per lui, intanto, è arrivata un'altra buona notizia, il ritorno sul campo di Angel Di Maria: con lui sì che la sintonia è già sbocciata, almeno a giudicare dal match d'esordio in campionato contro il Sassuolo. Con il Fideo al suo fianco (e un Arek Milik altrettanto promettente pronto ad affiancarlo), Vlahovic non può che sorridere.