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Due anni dopo il suo acquisto può essere considerato un flop. E questo anche (soprattutto) alla luce del suo peso economico sul bilancio bianconero, un peso in costante e graduale ascesa dato che il suo contratto prevede un ingaggio a crescere dai 7 milioni di euro iniziali ai quasi 12 della stagione 2025-26: da qui al naturale esaurimento dell'intesa dunque, come scrive Tuttosport, la Juve dovrà versare sul conto corrente di Dusan Vlahovic quasi 28 milioni, per una spesa totale di circa 55 milioni lordi. Numeri che impongono una seria riflessione in ottica futura.

Ad oggi la Vecchia Signora nutre grande fiducia nel serbo classe 2000 e non ha intenzione di spedirlo altrove a cuor leggero, ma in questo momento storico - discorso che vale per tutti - non sarebbe in grado di rifiutare offerte particolarmente remunerative. Per le pretendenti il freno è proprio il suo ingaggio, al pari delle richieste del club proporzionali all'investimento del 2022 e necessarie per non mettere a registro una plusvalenza; da qui il suo modesto appeal nell'ultimo mercato, da qui l'idea di uno scambio con il Chelsea per Romelu Lukaku. Tutti temi che torneranno al centro del dibattito alla Continassa, anche con una certa urgenza: l'ipotesi di spalmare una parte dello stipendio dovuto attraverso un rinnovo fino al 2027 o 2028, infatti, al momento non ha attecchito, ma se ne dovrà parlare ancora, per forza di cose.