SOTTO ESAME - I prossimi giorni di lavoro alla Continassa, quindi, saranno decisivi per Massimiliano Allegri per osservarlo da vicino e verificarne le condizioni fisico-atletiche, perché se è vero che l'attaccante classe 2000 avrebbe bisogno di minuti (e di un gol, che gli manca da 50 giorni) per ritrovare forma ed entusiasmo, è altrettanto evidente che il reparto offensivo bianconero può contare anche su altri giocatori meritevoli di spazio, come Arek Milik e Moise Kean. A Firenze, in quello stadio che tante volte lo ha visto esultare in maglia viola, Vlahovic potrebbe quindi avere la possibilità di interrompere un'astinenza sicuramente poco piacevole per lui, che insieme a Chiesa aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi e con un ritmo che faceva ben sperare, prima del brusco stop per problemi fisici.
L'ALTRO FRONTE - E "sotto esame" il 23enne lo sarà anche per un altro motivo. La Juve, infatti, sta iniziando a ragionare sul suo rinnovo di contratto, con l'idea di trovare una formula che permetta di accontentare le sue richieste contribuendo però, allo stesso tempo, all'obiettivo di alleggerire il monte ingaggi complessivo della squadra. In questo senso la strategia potrebbe diventare quella di predisporre un prolungamento di un solo anno con i bonus spostati sul 2027, oppure di un biennio per spalmare la cifra variabile su un periodo di tempo più esteso. Si parla anche dell'ipotesi di una clausola in caso di cessione, come nel caso di Matthijs De Ligt. Ora, però, la priorità della Juve è ritrovare il miglior Vlahovic, possibilmente già per la sfida contro la Fiorentina. Il resto verrà di conseguenza.