C'è chi deve recuperare, c'è chi resta per rientrare al meglio da problemi e infortuni. Un mese fa, alla prima pausa nazionali della stagione, la Juve salutava 17 giocatori e li lasciava partire per i rispettivi ritiri; in queste ore sono 16 quelli che hanno lasciato la Continassa per raggiungere le selezioni qua e là nel mondo, ma il centro di allenamento bianconero non è più deserto come un mese fa. La differenza la fanno quei giocatori rimasti per lavorare a un ottimale rientro in campo. Da Dybala (elongazione alla coscia sinistra) a Kaio Jorge e Arthur: sono loro i volti big di chi in questi giorni sarà nel centro tecnico per migliorare la condizione e assicurarsi di seguire il miglior percorso di rientro. Oltre a loro, c’è e ci sarà anche Alvaro Morata, anche lui infortunato contro la Sampdoria, ma condizionato e ai box per un problema muscolare un po' più duro di quello di Paulo.
LA SITUAZIONE - Allegri, perciò, può contare su un gruppo di giocatori che si compone di questo quartetto più Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani e Luca Pellegrini, a cui si aggiungeranno i giovani. Non sarà quindi il solito deserto, anche se ciò che più farà la differenza sono i rientri dalle Nazionali. Il caso Napoli, con i sudamericani rientrati a ridosso della sfida ed esclusi in blocco da Allegri, ha fatto scuola e questa volta non si ripeterà: Allegri non vuole rinunciare a Danilo, Alex Sandro, Cuadrado e Bentancur contro la Roma e il piano è chiaro. Saranno in campo nella notte tra giovedì e venerdì per l’ultima gara e sono attesi 36 ore prima del big match, con McKennie che potrebbe rientrare anche prima. In più c’è il vantaggio che si gioca a Torino. Molto prima arriveranno i 6 azzurri e Rabiot, che concluderanno la Nations League e saranno a disposizione fin da martedì. Kulusevski e Szczesny saranno in campo martedì sera con la Svezia e la Polonia, mentre De Ligt e Ramsey finiranno un giorno prima.