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Una giornata fondamentale in casa Juve e non solo per la vigilia della sfida al Siviglia in Europa League. Alle 9:42, infatti, è iniziata la partita giuridica con la seconda udienza del processo civile (la prima si è svolta un mese e mezzo fa), che vede imputati, oltre al club bianconero, anche 12 ex dirigenti e amministratori, fra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici.

Di seguito il racconto della giornata con tutti gli aggiornamenti e i dettagli dell'udienza:

- h 18 - L'udienza è terminata: la prossima è stata fissata per il 26 ottobre. Rimandata invece, alla Corte di Cassazione, l'istanza per la competenza territoriale. Si allungano quindi i tempi processuali: ora l'organo di giustizia ha sino a tre mesi per poter prendere una decisione definitiva sullo spostamento della sede del processo. Il PM Gianoglio, da parte sua, ha commentato: "Siamo sereni e fiduciosi".

- h 15.45 - L'udienza è stata di nuovo sospesa, riprenderà alle 17.00. Tutte le parti civili tranne una (ma la Consob sì) hanno chiesto che a esprimersi sulla competenza territoriale sia la Cassazione. Il Gup ha rigettato la richiesta nei confronti di Juve ed Ernst&Young, accettandola nei confronti dei 12 indagati.

- h 14.10: Sospesa in mattinata per permettere alle difese degli imputati di fare le proprie valutazioni dopo che il fondo libico Lafico, in qualità di azionista, ha chiesto a sorpresa di costituirsi parte civile, l'udienza è ripresa nel primo pomeriggio con la seconda parte, quella per le eccezioni preliminari, con la difesa che avanzerà istanza per la competenza territoriale (ovvero per lo spostamento da Torino a Milano o Roma). Ammessi in qualità di parti civili il Movimento Consumatori, il Codacons, il fondo Lafico e la Consob, mentre sono stati esclusi alcuni piccoli azionisti.

- Ed ecco nel video l'arrivo in mattinata del primo blocco degli avvocati bianconeri con Sangiorgio davanti. Poi, sono arrivati anche i pm Bendoni e Gianoglio, e, infine, gli altri avvocati della Juve e gli altri indagati, con davanti l'ex ministro Severino e Bellacosa.



IL PROGRAMMA DI OGGI - In discussione nella giornata odierna anche la volontà espressa da parte di una cinquantina di piccoli azionisti di costituirsi come parte civile nel processo chiedendo la citazione per responsabilità civile non solo della Juve ma anche della Ernst & Young, la società di revisione che ha certificato i tre bilanci sotto accusa, a partire da quello della stagione 2018/19 per arrivare a quello della 2020/21. E il Gup avrà il compito di stabilire chi, nel caso di rinvio a giudizio degli imputati, avrà diritto alla richiesta di risarcimento. Da discutere anche la questione della territorialità, con le difese che chiedono lo spostamento del processo da Torino, dove si svolgerà la seconda udienza di domani, a Roma o Milano, visto che i reati contestati sono quelli di manipolazione di mercato e la Juve è una società quotata a Piazza Affari, sede milanese della Borsa italiana. La Procura, al contrario, contesta che i reati compiuti siano avvenuti nella sede del club che si trova a Torino, più precisamente dalla Continassa, da dove, secondo le indagini, sarebbero partite le false comunicazioni per il mercato e la Borsa.

TRE STRADE - Il Gup potrà adottare una di queste tre strade: accettare o respingere la richiesta della difesa o rimettere nella mani della Corte di Cassazione la decisione, cosa prevista dalla legge Cartabia e che farebbe allungare ancora di più i tempi, con l’organo di giustizia che potrebbe impiegare fino a tre mesi per una decisione. Tutto in discussione e i tempi non saranno brevi.