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Elia Petrelli ha schiantato la Pistoiese con una tripletta. Ecco le parole del centravanti della Juventus Under 23 a JTV: "La prima tripletta tra i professionisti è stata sicuramente inattesa. Di fare bene e di segnare in una partita puoi aspettartelo, ma fare 3 gol non è che capiti spesso. Sono contento soprattutto perché ha portato a una vittoria, spero la prima di tante e che siano i primi gol di tanti. La dedica? Alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei amici più stretti. Mi sono stati vicino nei momenti in cui ero un po' più giù, soprattutto l'anno passato in cui ho passato tante sfortune, non mi hanno fatto mai mancare nulla."

L'INIZIO STAGIONE - "A livello personale è stato buono, ho giocato abbastanza e pure da subentrato mi sono espresso in maniera positiva. La squadra è molto forte, sia come singoli e come collettivo. All'inizio abbiamo fatto bene, lasciando forse qualche punto di troppo per strada. Ma ce li riprenderemo andando avanti!"

ZAULI - "Il mister è molto esigente, non lascia mai nulla al caso ed è sempre pronto a darti una mano ma dirti anche quella parola in più per spronarti a dare tutto. È una delle sue caratteristiche migliori, non vuole che molli mai nulla. E io con lui ho imparato soprattutto questo: prima mi adagiavo, facevo un allenamento bene e uno così così etc etc e lui mi ha insegnato tanto sotto questo punto di vista. C'è un ottimo rapporto, parliamo... lui mi prende anche scherzosamente in giro: dopo la partita con la Pistoiese mi ha detto che se ora sbaglio atteggiamento mi rispedisce in Primavera."

CAMBIO DI CATEGORIA - "Due anni fa avevo fatto una ventina di minuto contro l'Entella ed era stata una bella emozione, ma avevo fatto molta fatica. Mi rendo conte che la differenza tra Primavera e Serie C sono molte, a livello soprattutto fisico ma anche temperamentale. Giochi contro uomini, con esperienza, forza e fisicità. Devi farti trovare pronto sennò fai tanta fatica."

5 ANNI IN BIANCONERO - "Rispetto a quando sono arrivato alla Juventus a 15 anni sono molto maturato e cresciuto. Sicuramente all'inizio ho faticato ad ambientarmi, mi mancavano gli affetti. Ma a distanza di anni mi rendo conto che è stata una scelta molto positiva: mi trovo benissimo come città, compagni e amici. Tornassi indietro lo rifarei."

GLI ALLENATORI - "Tutti mi hanno insegnato qualcosa. A partire dal Cesena, quelli che mi hanno dato di più sono Claudio Rivalta, con cui mi sono trovato benissimo. Poi alla fine Sacchini, Pedone e lo stesso Zauli."

I MODELLI - "Penso di dover migliorare ancora in tutto, ho 19 anni e posso essere bravo ma ancora devo crescere in ogni aspetto. I miei idoli di sempre sono Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo, un esempio lampante per tutti. Poi oggi Lewandowski e Suarez."