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Filippo Delli Carri, difensore della Juventus Under 23, si è raccontato a JTV: "La brutta sconfitta contro un Como forte, preparato ed esperto parla chiaro. Siamo entrati in campo con un approccio sbagliato: doveva essere come una finale, visti anche i risultati delle altre (sconfitta del Renate con la Pro Vercelli, il pareggio dell'Alessandria). I valori della nostra squadra sono quelli giusti per stare in alto, quindi avremmo potuto prenderci ciò che meritiamo, ma purtroppo non abbiamo raccolto nulla per colpa nostra."

MISTER ZAULI - "Non parla quasi mai dopo le partite, sia che vinciamo sia che perdiamo. In genere ribadisce quello che ci ha detto il primo giorno a Vinovo: siamo una squadra con tutte le carte in regola per arrivare in alto. E noi stiamo lavorando duramente, anche in allenamento con voglia e intensità, per arrivare lì. Per il nostro valore e per come stiamo lavorando, prima o poi raccoglieremo".

LA CRESCITA - "Sono uno dei più esperti anche se devo fare 22 anni, ma ho tanto ancora da lavorare e vedere situazioni, giocare partite etc etc. L'Under 23 è un bel progetto perché ti dà la possibilità di confrontarti con grandi campioni e affrontare un campionato difficile come la Serie C. Spesso quando un ragazzo va in prestito trova allenatori o situazioni che non gli permettono di dare il meglio ed emergere, mentre qua hai belle strutture, allenatori competenti e società che ti segue".

L'ESPULSIONE COL RENATE - "Innanzitutto è stata una bella batosta, dopo quella partita ho passato delle vacanze di Natale bruttissime. Non rifarei mai quell'errore, però con la tensione della partita non è facile. Quell'episodio mi ha insegnato tanto, ci penserò due volte prima di commettere gesti di rabbia e istinto come quello. Chiesi scusa a tutti e mi sono messo a lavorare a disposizione della squadra".

OBIETTIVI - "Vincere più partite possibile e alla fine tirare le somme e vedere dove saremo in classifica".

ALCIBIADE - "È un ragazzo molto disponibile, molti di noi si confrontano con lui dopo le esercitazioni tattiche: ci racconta le esperienze passati coi vari allenatori e ci dà sempre una mano".

ROSA RINNOVATA - "Quando perdi molti giocatori come succede a noi perdi alcune certezze, ma sono arrivati ragazzi di valore che si sono messi subito a disposizione con entusiasmo, anche perché arrivare alla Juve è un sogno. Quindi non sarà di certo un problema aver cambiato così tanto".

LA SOCIETÀ - "Il direttore sportivo Giovanni Manna è sempre presente, vede tutti gli allenamenti ed è sempre disponibile: per qualsiasi problema puoi bussare alla sua porta e lui ti dà una risposta e ti spiega la situazione. Lui e Storari monitorano tutto e sono un punto di riferimento".

LA PRIMA SQUADRA - "Scendere in campo con quella maglia è un sogno per tutti, uno magari pensa che sia irraggiungibile ma poi vede i compagni che ci arrivano, e allora lavora duramente per provare a coronare il sogno di una vita".

LA FASCIA DA CAPITANO - "Senso di responsabilità enorme. Nonostante la mia giovane età, avere la responsabilità di essere un punto di riferimento per tutti è stata una bella sensazione, che spero di riprovare più volte perché ti senti davvero un qualcosa di più per la squadra".