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Il gol, la serenità, tanta voglia di lasciare il segno ovunque vada. Questo il "bagaglio" con cui Dusan Vlahovic è pronto a tornare alla Juve dopo la parentesi con la Nazionale, arrivata forse nel momento migliore per lui dopo un inizio di stagione non propriamente facile anche a causa delle difficoltà generali della squadra bianconera. L'attaccante serbo è rientrato a Torino con un nuovo entusiasmo, pregustando già l'intesa con Arek Milik e con il connazionale Filip Kostic, che gli ha anche servito un assist nel match contro la Norvegia di Erling Haaland. Gli impegni in "patria" del resto, come scrive Tuttosport, sembrano aver confermato ancora una volta che l'ex Fiorentina si esalta non quando è lasciato solo al centro dell'attacco, ma piuttosto quando può dividere onori e oneri con un compagno specifico di reparto: il polacco, appunto, ma anche Moise Kean.

UN 'NUOVO' MOISE? - Come sottolinea il quotidiano, finora il classe 2000 azzurro ha patito spesso il fatto di giocare spalle alla porta, quando è stato utilizzato da attaccante puro, ma la variante doppia punta, e quindi la chance di dialogare con Vlahovic magari in prossimità del limite dell'area di rigore, potrebbe rappresentare la via giusta per lui, per riconquistare minuti, fiducia in se stesso e in Massimiliano Allegri, che da lui si aspetta ovviamente molto di più. Con la speranza che il suo processo di involuzione tattica sia terminato, per dare vita a un nuovo corso in cui esprimere al meglio il proprio potenziale.