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I numeri del 2022 parlano chiaro: 25 punti in 11 partite (7 vittorie e 4 pareggi), e solo 7 gol subiti con 5 clean sheet. Nel nuovo anno, ma a dir la verità già sul finire del 2021, la Juve ha decisamente cambiato marcia, tanto da presentarsi allo scontro diretto con l'Inter con la possibilità di scavalcare (e mettere in difficoltà) gli eterni rivali, pur in attesa di una gara da recuperare. Come riflette La Gazzetta dello Sport, il big match di domenica è l'ultimo ostacolo dei bianconeri verso un finale tutto in discesa, con le sole Lazio e Fiorentina tra le squadre di medio-alta classifica ancora da affrontare. 
Allegri è però in svantaggio con Inzaghi negli scontri diretti stagionali: l'1-1 all'andata a San Siro e la sconfitta in finale di Supercoppa aumentano ulteriormente - almeno sulla carta - le ambizioni della Vecchia Signora che il 3 aprile cercherà solo un risultato, anche perché non ha ancora vinto contro le formazioni che le stanno davanti. Uno stimolo non da poco per la Juve, che sembra aver ritrovato l'attitudine alla sofferenza e l'entusiasmo che in alcuni momenti era mancato, grazie anche all'arrivo di Vlahovic che, tra l'altro, domani tornerà a lavorare in gruppo, lasciandosi alle spalle il fastidio all'inguine. Insieme a lui anche Zakaria, Bonucci e Alex Sandro, che dovrebbero recuperare almeno per la panchina. 
Rispetto ai tempi della Supercoppa, insomma, la squadra è anche meno incerottata. La voglia di fare bene c'è, quindi il gioco sembra fatto. E se la parola "scudetto" è bandita dalle parti della Continassa poco importa: Allegri è il primo a sapere che una vittoria contro l'Inter può completamente rimescolare le carte.