La liquidità tattica di Pirlo, infatti, si esprime pure attraverso un'altra caratteristica che non è un'esclusiva del Maestro. Anzi, sulla panchina della Juve è stato il mantra di un allenatore che nella bacheca bianconera ha portato tanti nuovi trofei, ossia Massimiliano Allegri. Parliamo della propensione a vedere oltre lo stretto ruolo dei giocatori, e magari rivalutarli o riscoprirli in posizioni per loro inedite o quasi. Laddove Allegri inventava Vidal trequartista e Mandzukic ala, Pirlo ha sdoganato il Danilo centrocampista e il Bernardeschi terzino.
Questi ultimi sono due giocatori che tradizionalmente non godono della stima del popolo juventino: su Danilo pende la spada di Damocle dello scambio con Cancelo, devastante al Manchester City; mentre Bernardeschi è entrato in una spirale caratteriale che gli ha impedito di sbocciare come la sua tecnica purissima (per info chiedere a Crotone e Fiorentina) avrebbe dovuto consentirgli.
SCRIVE TUTTOSPORT OGGI IN EDICOLA - Il brasiliano "è stato subito uomo-chiave del doppio assetto della difesa, da terzino si è trasformato in centrale con licenza di trasformarsi in centrocampista aggiunto. Il ruolo principale resta quello di difensore, ma il suo senso tattico e la sua tecnica possono rivelarsi utili anche più avanti, per dare più equilibrio". Mentre Federico "decisivo a partita in corso contro lo Spezia, quando la Juve aveva la necessità di attaccare per sbloccare il risultati, è stato riproposto dall'inizio in quella posizione (con Alex Sandro centrale) contro la Lazio e ha ripagato il tecnico con una buona prova".
Danilo non sarà della partita domani contro il Porto, causa squalifica.
Mentre l'impiego di Bernardeschi è una possibilità