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David Trezeguet, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Federico Chiesa, a partire dalla sua collocazione in campo: "Non una prima punta, questo è sicuro. Ama lo spazio, gli piace partire dai lati, non sarà mai un Osimhen. Per me è un esterno o una seconda punta. Federico pensa poco ma incide tanto, salta l’uomo, determina più di tutti. È uno diverso dagli altri e alla Juve serve tantissimo. Con lui o senza di lui, cambia tutto: è un’altra squadra"

QUALITA' - ​"Il fatto che si diverte giocando. Guardandolo, capisco che gli piace il contesto della Juve: anche quando sbaglia, dà l’idea di divertirsi. È la cosa più importante"

MIGLIORARE - "Deve imparare a gestirsi, muoversi meglio per il campo, correre meglio, capire i compagni e come si muovono. Ci arriverà. Allegri? Deve farlo lavorare, gestire lui e la sua determinazione, aiutarlo a migliorare. È un tipo di giocatore che la Juve ha avuto in passato ma da un po’ mancava"

MIGLIOR GIOCATORE ITALIANO - "Intanto, un applauso a Mancini: io credo che il suo conoscere tante culture gli abbia permesso di costruire una squadra molto forte. Ora la risposta. Io ho sempre avuto un debole per Verratti perché sono cresciuto guardando Pirlo... ed è da Pirlo che l’Italia non aveva un giocatore così tecnico. La mia risposta però oggi è Chiesa, che può diventare un giocatore unico: salta l’uomo e gioca ovunque come si fa ora. È il giocatore giusto per questo calcio moderno"

FAVORITA SCUDETTO - "Presto per dirlo, però il Napoli è solido, offensivo, ha entusiasmo. Attenzione. Napoli ha sempre vissuto con un po’ di follia ma ora tutto funziona. E poi Spalletti è bravo..."