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Matteo Tognozzi è un fiume in piena. L'ex capo scout della Juve, oggi al Granada, ha parlato a Tuttosport raccontando tanti aneddoti con un focus particolare anche sui giovani talenti bianconeri. QUI LA PRIMA PARTE

KAIO JORGE E HUIJSEN - "Per vedere Huijsen mi sono ritrovato sotto una bufera di neve proprio a Granada, dove oggi lavoro, per una gara di campionato Under 16 contro il Malaga. Per prendere Kaio Jorge dal Santos è andata anche peggio: estate 2021, c'erano ancora molte restrizioni per il Covid e per non farmi la quarantena in Brasile non potevo rimanere più di 5 giorni. Ma la trattativa è stata più lunga, con i suoi agenti siamo rimasti in albergo per una settimana e così al ritorno in Italia sono dovuto rimanere isolato facendo il Ferragosto da solo in una stanza del J Hotel".

SOULE' - "La prima volta che l'ho visto dal vivo era un Velez-Boca Juniors Under 12, Matiàs aveva 11 anni e giocava sotto età. Non poteva ancora firmare con noi, e qualche tempo dopo si era messo in vetrina con l'Argentina in un torneo dove c'erano osservatori da tutto il mondo e noi rischiavamo di perdere il vantaggio di conoscerlo da tempo; ma grazie al rapporto costruito in quegli anni, quando è stato il momento di venire in Europa il ragazzo ha voluto solo la Juve nonostante ci fossero almeno altri 10 top club pronti a prenderlo".

YILDIZ - "L'abbiamo preso a zero dal Bayern Monaco nei giorni in cui il loro ds Salihamidzic era a Torino per chiudere de Ligt. Si diceva che Kenan stava per firmare col Barcellona e l'abbiamo lasciato credere a tutti, avevamo paura che l'affare potesse condizionare la cessione dell'olandese".

BOENDE - "Tra poco arriverà Nonge Boende, un talento incredibile che metto sullo stesso livello di Huijsen e Yildiz; il debutto in prima squadra è vicino. Un altro talento di prospettiva è Mazur, centrocampista classe 2007 tecnico, fisico e di personalità. E' stato il mio ultimo acquisto alla Juve, ha tutti i presupposti per arrivare in prima squadra".