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Una retata che spinge avanti le indagini. La polizia sudcoreana questa mattina si è presentata nella sede di TheFasta, l'agenzia pubblicitaria che ha organizzato e promosso l'amichevole disputata lo scorso 26 luglio tra Juve e la selezione All Stars del campionato coreano, il Team K-League. L'accusa è di possibile frode nei confronti dei consumatori, con Cristiano Ronaldo che non è sceso in campo per un problema muscolare, deludendo tutti. E, forse, andando contro gli obblighi contrattuali. Questo il tema dell'indagine. Come riportato da AS, la polizia di Seoul questa mattina si è resa protagonista di una retata e della perquisizione nella sede dell'agenzia TheFasta con lo scopo di determinare se esistesse o meno l'obbligo contrattuale da parte della Juventus di schierare Cristiano Ronaldo. L'indagine nasce da una petizione firmata da tanti dei 66mila spettatori presenti all'evento, che hanno pagato un prezzo per il singolo biglietto (costo fino a 295euro) e che hanno chiesto esplicitamente di fare luce sulla vicenda. La K League, infine, secondo quanto riporta l'agenzia Yonhap, ha presentato alla Juventus una "richiesta scritta di scuse o, quantomeno una spiegazione".