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Nel post partita, intervenendo ai microfoni di Sky, ha fatto sorridere tutti ammettendo tra il serio e il faceto che nel match contro la Fiorentina il "momento difficile" della Juve è durato 89 minuti, riferendosi evidentemente alla fatica fatta dalla squadra per proporsi in avanti e rendersi pericolosa. Ma al di là delle chiacchiere, Wojciech Szczesny è stato grande protagonista anche allo stadio "Artemio Franchi", dove ha tenuto nuovamente inviolata la parta bianconera con interventi preziosi e la solita sicurezza del veterano, capace di trasmettere la necessaria tranquillità a tutti i compagni della difesa. E la sua striscia di imbattibilità, intanto, si allunga sempre di più: sono ben 540 - senza contare i recuperi - i minuti in cui il polacco non ha subito gol, che equivalgono a sei partite consecutive contro Lecce, Atalanta, Torino, Milan, Verona e Fiorentina, squadre diverse per caratura e ambizioni che peraltro si sono rese anche poco pericolose dinnanzi a lui con un numero di tiri nello specchio ridotto all'osso.

DA BLINDARE - Del resto sono anni, ormai, che Szczesny è l'erede designato di Gigi Buffon, un giocatore che in quanto tale non è mai stato messo in discussione dalle parti della Continassa. E allora, come raccontano i colleghi di Calciomercato.com, anche per lui viene naturale parlare di rinnovo, considerando l'ingaggio molto pesante del suo contratto in scadenza nel 2025. L'obiettivo della dirigenza bianconera è quella di prolungare di un anno, magari provando a spalmare il compenso come con altri giocatori che la Juve vuole trattenere a Torino ma sempre nel rispetto di determinati parametri imposti dal bilancio. Tek, comunque, non ci pensa, perché ora ha solo una cosa in testa: continuare a blindare la porta di Madama, verso nuovi traguardi.