SACRIFICIO - A riportarlo è Tuttosport, secondo il quale la scelta di mettere lo spagnolo e l'ex Fiorentina sulla fascia è data dal fatto di sfruttare la loro corsa in fase difensiva nel 4-4-2. Serve il Chiesa visto col Genoa che ha recupero cinque palloni, serve il Ronaldo visto contro il Napoli che rispetto alle altre gare è stato più presente in fase di non possesso. E, più in generale, serve il sacrificio di tutti per sperimentare una Juve a quattro fuochi che spaventa gli avversari.
NESSUNA RINUNCIA - Se Dybala dà segnali positivi in questi giorni, la soluzione delle quattro punte potrebbe vedersi già domenica contro l'Atalanta, o altrimenti in una delle due gare successive contro Parma o Fiorentina. Del resto non sarebbe facile rinunciare a uno di questi quattro: Morata si è sbloccato e ora vuole tornare quello di inizio stagione, Dybala è rientrato in campo e si è fatto sentire con uno squillo contro il Napoli e se torna il 'vero' Paulo la Juve ritrova un top player, e Chiesa è uno dei giocatori più in forma della squadra. Da mesi. Ronaldo? Intoccabile, neanche a dirlo.
PROVE GENERALI - Contro il Genoa Pirlo ha fatto le prove generali: Kulusevski a destra e Chiesa dalla parte opposta, Morata e Ronaldo in attacco. Non è un'idea tanto diversa da quella che l'allenatore bianconero vuole adottare in questo finale di stagione. Una Juve ancora più offensiva per andarsi a prendere la qualificazione alla prossima Champions League. Quattro punte, quattro fuochi. Pirlo ci pensa davvero.