Ci credeva Massimiliano Allegri, ma evidentemente ci credeva anche Cristiano Giuntoli che, pur dovendo certamente rispettare i diktat della proprietà, ha scelto di non intervenire sul mercato alla ricerca di un altro centrocampista, limitandosi a confermare Adrien Rabiot e Manuel Locatelli - i due titolari - completando il reparto con Weston McKennie (la cui permanenza, a questo punto, suona più che mai come una buona notizia) e i giovani Nicolò Fagioli, Fabio Miretti e Hans Nicolussi Caviglia. Insomma il talento del francese Campione del Mondo, emerso con qualche "lampo" anche nei pochi minuti disputati quest'anno, avrebbe sicuramente fatto comodo alla Juve, ormai convinta (o quasi) che il peggio per lui fosse finalmente alle spalle.
A quanto pare non era così, anzi all'orizzonte c'era una tempesta ancora più minacciosa. E per carità, magari la situazione avrà uno sviluppo meno "drammatico" di quanto già in molti temono, ma è inevitabile che Madama debba correre ai ripari fin da ora, un'altra volta. Se il mercato è lontano per pensare concretamente a un suo sostituto, tanto per cominciare Allegri dovrà arrendersi al fatto che la qualità e la leadership su cui dovrà puntare saranno quelle di altri giocatori: sostanzialmente Wojciech Szczesny, capitan Danilo e il suo "pupillo" Adrien Rabiot, oltre a Dusan Vlahovic e Federico Chiesa per l'attacco. Meglio dimenticarlo, Pogba, per quanto possa far male. Se poi tornerà, prima o poi, meglio per tutti.