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Danilo, alla vigilia di Juve-Sporting, parla così in conferenza stampa.

QUALE JUVE VEDREMO - "Sicuramente dobbiamo essere nella nostra migliore versione, lo Sporting ha vinto con l'Arsenal, al primo posto in Premier. Dimostra la forza dello Sporting. Bisogna essere al massimo per vincere, consapevoli che questo non finisce domani ma dovremo giocarne un'altra"

RINNOVO - "Consigli ai compagni, come Di Maria? Questa è una cosa molto personale, mentre arrivavo qui pensavo che era la quarta stagione alla Juve. E' passata così veloce, ho sfruttato ogni momento, anche i più difficili. Posso parlare solo per me. Scelta senza dubbio, dal momento in cui abbiamo parlato del rinnovo abbiamo avuto sempre una sinergia comunque buona. Posso dire, per me, che è stata una scelta di cuore".

CONSAPEVOLEZZA - "Abitualmente dico che quando abbiamo una crisi è sempre un'opportunità. E' successo ora alla Juve, i giovani, che non giocavano tanto, hanno avuto l'occasione di farsi vedere, dimostrando di avere caratteristiche e qualità per indossare la maglia della Juve. Questa è stata la cosa principale. Ognuno ha la sua responsabilità, anche i giovani. Alla Juve non si può stare senza responsabilità".

RICORDI PORTOGHESI - "Amorim? Noioso! Non smetteva mai di correre. Giocatore che riempiva gli spazi, nei duelli entrava duro, con voglia di vincere, di portare a casa ogni palla e si vede da come dirige lo Sporting. Ha portato il suo modo di giocare, al di là della parte calcistica, è un allenatore che esige un recupero di palla veloce, un riflesso di com'è stato da calciatore".

FARE LA DIFFERENZA - "In questo momento è normale, tutte le squadre hanno stanchezza fisica e mentale. In questo momento la differenza sarà quelli che riescono a mantenere un atteggiamento più o meno uguale a quanto c'è stato in stagione, a livello di preparazione e concentrazione. Chi vince mantiene sempre nella stagione un livello di concentrazione, quello sarà più importante".

BREMER - "Fisicamente mangia tutti, si vede nei contrasti, nei duelli, in queste cose. Fuori dal campo è bravo, ascolta sempre, vuole sempre imparare. Quello che deve migliorare fa parte di un percorso normale e naturale di crescita, diverso rispetto a un'altra squadra di quando giochi alla Juve. Ascolta, vuole sempre imparare, migliorare, a volte anche troppo. Per quello è bravissimo e può diventare anche più bravo".

SENTENZA - "Ansia normale, naturale di una squadra in questa situazione. Proviamo a parlare il meno possibile di questa cosa, proviamo a stare sempre concentrati sul campo che è già tanta roba, difficile. Quello che succede fuori dal campo è una responsabilità della società, la parte amministrativa, noi ci concentriamo sempre su quanto accadrà in campo".

LEADER GRUPPO - "Quello che faccio adesso non è molto diverso da quando sono arrivato alla Juve. Esiste sempre una gerarchia e va rispettata, questo lavoro l'ho sempre fatto, aiutare i giovani, essere un punto di riferimento per chi può stare in un momento più di difficoltà. Non è un lavoro diverso, sono contento e felice, questo tipo di valutazioni... non è che sono più sicuro o no. Stessa cosa, sempre fatto questo lavoro".

MIGLIOR VERSIONE - "La valutazione sulla gara contro la Lazio va fatta diversamente, la Lazio è una squadra che spesso non fa giocare bene l'avversario fino al 60-70esimo. E' quanto accaduto a Roma. Negli ultimi minuti sempre vicini al pareggio, anche a segnare più di un gol. Dobbiamo essere consapevoli sempre che le partite vanno giocate fino al novantesimo, non finisce nella prima parte. Ogni tanto capita che le squadre non ti fanno giocare bene una parte o 70 minuti, poi negli ultimi 15-20 minuti si può vincere la partita". 

GATTI - "Mi fa molto piacere di Federico Gatti, perché secondo me è un esempio per tutti noi. Arriva dalla B alla Juventus, rimane praticamente 6-7 mesi senza giocare, rimane sul pezzo e lavora sempre, prova a migliorare. Quando ha l'occasione, dimostra di avere le qualità per stare alla Juve. Molto contento per il percorso di Gatti, sa che può migliorare. Ma è umile, ascolta sempre e vuole stare nella Juve".

VLAHOVIC - "Quello che succede con Dusan fa parte di un percorso, è una situazione che solo lui può andare oltre con lavoro, pazienza, facendo bene tutto negli allenamenti e nei riposi. Parliamo spesso, è tranquillo, pensa a fare il meglio prima per la squadra. Difficoltà momentanea, passerà questo, non facilmente perché non c'è nulla di facile, ma con qualità e testa può passarlo facilmente". 

ESEMPI PER DUSAN - "Non ho parlato di nessuno, ogni storia è diversa, ogni percorso è molto personale. Sa che è una roba che deve continuare a lavorare come fa ogni giorno. Lavora sempre e ogni giorno, prova a farlo con il mister e i collaboratori per migliorare nelle piccole cose. Quando torna a segnare farà molto la differenza, ma il suo lavoro non è solo segnare, lui è uno che aiuta in fase difensiva, tenere palla, nel possesso, la valutazione fatta è diversa dal solo segnare".