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Alla vigilia di Juve-Sporting, Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa.

SPORTING - "Lo Sporting è una squadra forte, nelle ultime 11 ha fatto 7 vittorie e 4 pareggi, è tecnica, ben organizzata, con allenatore giovane che ha riportato il titolo portoghese nel 2021 dopo 19 anni. Bisogna avere grande rispetto. Sappiamo che domani è un primo passaggio importante per creare i presupposti per andare a prenderci il passaggio turno a Lisbona"

CHI C'E' - "Alex Sandro e Vlahovic a disposizione, De Sciglio no, sperando di averlo a disposizione per il Sassuolo. Minutaggio Dusan? Le ha giocate tutte. Ce la farebbe a fare anche 90 minuti, ma ha preso questo colpo alla caviglia. Domani è a disposizione". 

NERVOSI - "La squadra non è assolutamente nervosa. Siamo molto sereni, poi succedono cosa in campo dove anche noi abbiamo sangue nelle vene. Sarebbe un problema se circolasse acqua. Ci possono essere reazioni. Non giustifica il fatto che quanto accaduto allo Stadium sia una cosa bella da vedere, ma ci sono tante cose da rivedere. In Italia vengono esaltate le cose sbagliate, le gesta sbagliate, i comportamenti sbagliati, le parole sbagliate. Tutto è normale. A noi l'altra sera è dispiaciuto molto, il primo è Cuadrado. Sono cose non belle da vedere". 

SETTIMANA IMPORTANTE - "C'è pressione? C'è sempre alla Juventus, bisogna continuare a lavorare sul campo. Abbiamo questo mese importante, anzi due mesi: bisogna far sì che a maggio il calendario si riempia. Se passiamo con lo Sporting abbiamo le due semifinali a maggio da giocare, vedremo se saremo capaci e fortunati ad andare in finale di Coppa Italia, poi abbiamo 9 partite di campionato con 27 punti a disposizione in campionato. La squadra ormai è ben solida a questo tipo di notizie che arrivano e non arrivano, serve continuare su questa linea. Da quest'esperienza, unica, si esce tutti fortificati. La società, i ragazzi, io in primis. Comunque, come diceva Danilo, tutte le situazioni devono diventare opportunità. Da qualche parte c'è la via d'uscita, bisogna essere bravi a trovarla. Pensiamo al campo, la società deve essere brava a trovarla nelle stanze dove deve difendersi, la sconfitta di sabato non ha cambiato i risultati fatti in campo. Ripeto: la squadra ha fatto 59 punti, vediamo quanti ne faremo nelle ultime 9 partite. Questo non cambia. Piaccia o non piaccia, questo non interessa a me, né deve interessare i ragazzi. Sul campo i ragazzi sono per ora la seconda forza del campionato. Chiaro a tutti, anche a chi non piace".

SPORTING DA NON SOTTOVALUTARE - "Saremmo pazzi a prendere sottogamba lo Sporting. Ha tecnica, è ben organizzata, ha eliminato l'Arsenal che è in testa alla Premier. Rispetto al 2017 hanno meno esperienza ma con più giovani di tecnica e gamba, completamente diversa dal 2017. In Europa tutte le partite sono difficili, soprattutto un quarto di finale di Europa League".

VLAHOVIC - "Ci sono state critiche per Cristiano, ha fatto le prime 5 senza segnare. L'attaccante è valutato per quello, ma Vlahovic è tornato ed era migliorato tanto a livello tecnico. Il gol lo ritroverà. Sono passaggi della carriera, Vlahovic ha 22 anni, capita a tutti, capita anche ai grandi, in una stagione ci sono momenti in cui le cose vanno meno bene. Dusan deve stare sereno, restare in equilibrio che è importante e difficile. Un percorso che deve fare. Come tutti. Non scordiamoci che Rabiot, l'anno scorso, qualcuno non voleva vederlo in campo, se non sbaglio. O mi sbaglio? Non sono molto tecnologico, ma ho una buona memoria. Qui le opinioni cambiano come il vento a Livorno, da libeccio a maestrale, a scirocco a tramontana, in un attimo... Dusan ha delle caratteristiche precise, molto bravo, è giovane ma non è che ora è meno forte di quando è arrivato. E' un momento in cui non fa gol, ma sono contento di quanto sta facendo".

PAREDES - "Il giorno di Pasquetta abbiamo mangiato anche bene, una buona carne, una bellissima giornata. C'è stata una chiacchierata con Leandro, l'abbiamo voluto a tutti i costi, ha giocato molto all'inizio e poi ha avuto difficoltà. Io capisco la frustrazione di chi gioca meno e può avere momenti di nervosismo. Fa parte del gioco. L'importante è che tutti siano concentrati sugli ultimi 60 giorni della stagione. Ce ne sono tanti che non giocano, ma le scelte le faccio in funzione , sbagliando magari, del bene della squadra. Ho fiducia in chi ho a disposizione. Con me hanno giocato tutti quest'anno, sono contento che abbia avuto questa reazione, vuol dire che ci tiene a fare questi ultimi due mesi".

IL TROFEO - "Vincere una partita è più facile, vincere una competizione è più difficile. Non è facile. Vincere è sempre una cosa straordinaria, non è normale. L'Europa League è una competizione importante, nei quarti e nelle semifinali ci sono squadre forti e quindi bisogna essere molto bravi, tornare a giocare una finale sarebbe un bel successo. Però... Per arrivare alla finale mancano ancora 4 partite però, intanto facciamone una e poi faremo l'altra tra una settimana". 

CHAMPIONS - "Aumentano i rimpianti? Sono contento per quanto fatto dall'Inter ieri sera, stasera Milan-Napoli è un bene per il calcio italiano. Ci siamo meritati di giocare l'Europa League se siamo qui. Faremo il possibile per tornare a giocare in Champions, ma non sono sorpreso del risultato delle italiane".

POGBA - "Paul è convocato, vedremo domani. L'importante è che abbia fatto qualche allenamento con la squadra senza fermarsi. Se dovessimo averlo al meglio nel finale è molto importante. Non scordiamoci che la stagione è ancora lunga, mancano 9 partite di campionato e speriamo che ce ne siano 4,5,7 tra Europa League e Coppa Italia. Sedici partite sono tante, bisogna essere bravi ad arrivare fino al 5 giugno. La stagione è ancora lunga e bella, fortunatamente c'è ancora tanto da giocare".

FINALE - "Paura non ne abbiamo. Quando sento dire paura... Avere paura è un bel segnale, vuol dire avere rispetto. Sennò uno tende a cadere. Ho la fortuna di avere Danilo, Bonucci, Perin. Lo stesso Pinsoglio. Mi scappa qualcuno, penso a Cuadrado, Alex Sandro, da tanti anni alla Juventus. Hanno trasmesso ai giovani, che con tutti i ragazzi che hanno giocato fortunatamente, perché nella sfortuna c'è sempre qualcosa di fortunato, non abbiamo visto Pogba ma abbiamo visto giovani che possono essere il futuro... Grazie all'esperienza, alla capacità dei più vecchi di responsabilizzare i giovani, questi hanno portato entusiasmo ed equilibrio in un momento non facile. Sono fortunato ad avere questi giocatori e uomini nello spogliatoio". 

SPORTING A SPECCHIO - "Sporting da 3-4-3? Vediamo domani, decido la formazione. Non è il modulo, bisogna essere compatti, in equilibrio, questa cosa non va mai persa. La partita è su 180 minuti, bisogna cercare di vincere, come dico da quando è stato tolto il gol in trasferta, ne devi vincere una e pareggiarne una, o vincerne una con molti gol... Chiesa? Sta molto meglio. Vediamo domani, ma il tridente non dipende dal modulo dello Sporting". 

VERSIONE MIGLIORE - "Qual è? Quella che vince. Come? Quella che vince".