IL FUTURO - E adesso? Se lo chiedono tanti, nel mondo bianconero. Ad oggi la certezza è che, al netto di clamorosi movimenti di mercato o repentini cambi di programma al rientro in Italia dopo la tournée, il 19enne continuerà a indossare la maglia della Vecchia Signora, alla quale è legato fino al 2024 con vista opzionale sul 2026. Era stato lui stesso, impegnato nel firmare autografi e posare per le foto con i tifosi alla Continassa, a rispondere con un sorriso a una domanda sul suo futuro, lasciando intendere il suo desiderio di restare a Torino per continuare a crescere, "coccolato" da una società che ha dimostrato di credere in lui tanto da respingere diverse offerte giunte da più fronti. Va bene, tutto bello, ma in fin dei conti avrà una "vera" chance? La stagione sarà lunga, la Juve avrà bisogno di tutti. Al momento, però, la risposta assomiglia più a un "ni". Per Soulé, infatti, sembra profilarsi all'orizzonte un altro periodo di apprendistato, in cui continuerà a giocare in Lega Pro con l'Under 23 pur restando costantemente a disposizione di Massimiliano Allegri, pronto ad essere convocato - e magari a scendere in campo - per i tanti impegni che la squadra dovrà affrontare.
IL RUOLO - E qui, un'altra domanda: quando dovrà rispondere all'appello, dove giocherà? Lo scorso anno, sotto la guida di Lamberto Zauli, Soulé ha occupato quasi sempre il ruolo di trequartista sul centrodestra, seguendo sostanzialmente proprio le orme del "maestro" Di Maria; in Primavera, con Andrea Bonatti, gli era però capitato di agire anche come esterno destro nel 4-4-2, in una posizione in cui l'ormai ex tecnico dell'Under 19 era convinto potesse crescere ulteriormente. E proprio sulla destra, lì dove può accentrarsi e ricoprire il suo ruolo naturale nel 4-3-3 come "alter ego" del Fideo, può giocare anche nella squadra di Massimiliano Allegri, che tuttavia mantiene anche l'idea di impiegarlo come mezz'ala di qualità. Nella prima amichevole in terra americana, quella contro il Chivas Guadalajara, è partito addirittura dalla sinistra, per poi alzarsi in mezzo nel 4-2-3-1. Ad ogni modo a Matias, che ha raccontato di aver scelto la Juve "senza pensarci", importa solo di giocare, e di imparare ancora. Ma questo, con un Angel Di Maria al suo fianco, potrebbe rivelarsi molto più semplice...