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Un reparto mai al completo, dunque un allenatore mai sereno. O comunque impossibilitato a sperimentare, soprattutto quando ha avuto tempo e modo di capire la sua Juventus. Eccoci di nuovo al dunque: Allegri ha perso un altro pezzo del centrocampo, proprio quando ha ricominciato a sperimentare, con la fiducia di avere un reparto un po' più profondo. Tornato Zakaria, è ripartita la missione della mediana a due, con la chiara richiesta a Morata e Cuadrado di sacrificarsi per il bene collettivo. Quanto provato in settimana, la sfortuna gliel'ha tolto in mezz'ora.

UNA STAGIONE SFORTUNATA - Non è una novità: ormai Max, come l'ambiente, ci ha fatto il callo. Per un periodo della stagione, ogni centrocampista ha avuto un problema fisico e contro l'Inter è crollato l'unico integro in una stagione sfortunata. Si è fermato Locatelli: lesione al collaterale destro e un mese di stop. Si va ad aggiungere alla lista già fitta: è tra Chiesa e Kaio Jorge, ma soprattutto in compagnia di Weston McKennie, con il quale condivide anche la speranza di un veloce recupero. Quanto veloce? Non prima di maggio, dunque del match con il Venezia, a prescindere dai progressi attesi: vuol dire affrontare tutto aprile con appena tre centrocampisti di ruolo, la stessa sofferenza di marzo - con qualche partita in meno da disputare - e identiche difficoltà nel far progredire il reparto. 

UNA VOLTA CIASCUNO - Prima di Locatelli è toccato a McKennie, prima di McKennie è toccato a Zakaria. E poi, in ordine cronologico, si sono fermati Rabiot e Arthur a inizio stagione, con il francese rientrato solo a metà settembre e il brasiliano addirittura a ottobre, di fatto quando Rabiot si è nuovamente fermato per il covid. Un gioco d'incastri con un risultato particolare: Allegri ha avuto tutti gli effettivi a centrocampo soltanto nel mese di novembre. Da lì in poi, un'assenza dietro l'altra, poi la mini rivoluzione sul mercato: dentro Zakaria e fuori Bentancur. E per lo svizzero, dopo il primo gol, un primo e secondo stop, con l'infortunio agli adduttori che l'ha tenuto ai box per l'intero mese di marzo. 

SI CONTINUA A 2? - E adesso? Vien facile e naturale chiederselo: Allegri continuerà sulla strada già tracciata? La sensazione è che le risposte avute dallo Stadium, a prescindere dal risultato, siano state soddisfacenti: il tecnico ha sempre detto che una Juve più pesante dal punto di vista offensivo è possibile solo se si regge sul sacrificio degli attaccanti. Cuadrado e Morata hanno dato dimostrazione - a fasi alterne - di poter reggere l'urto della prima della classe, che sugli esterni ha sfondato forse un paio di volte. Non solo: con Zakaria al suo fianco, Rabiot ha disputato una delle migliori prestazioni della stagione, e anche lo svizzero si è dimostrato in palla e in grado di guidare il reparto. Chiaro: servirebbe una luce tecnica in più. E gli occhi passeranno tutti su Dybala...