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Grazie alla vittoria ottenuta ieri all'Arechi, in casa Juve si è tornati a respirare una boccata di ossigeno dopo le vicende che hanno scosso letteralmente tutto il mondo bianconero. 'Vicende' che però potrebbero prendere una piega ben diversa rispetto a quelle che sono state le prime sentenze inflitte a Madama, con i 15 punti decurtati dalla classifica e con l'ombra di una nuova penalizzazione che potrebbe compromettere drasticamente non solo la stagione in corso, ma anche e soprattutto quella che verrà.  Ma le parole del Procuratore Ciro Santoriello hanno rimesso tutto in discussione, o meglio, potrebbero dare una svolta differente alle indagini, dato che stando al ricorso che presenterà la Juventus, non ci sono elementi da ritenersi illeciti, dato che i tribunali hanno sempre sostenuto che è 'impossibile giudicare il reale valore di un calciatore'. 

IL RICORSO - Ma andiamo con ordine, perche i bianconeri hanno ancora un ricorso da presentare e per farlo ci sarà tempo fino al 1 marzo. L'attesa è spiegata dal fatto che al vaglio dei legali della Vecchia Signora ci sono diversi fattori da considerare e da analizzare dettagliatamente. Uno su tutti è il famoso 'vizio di forma' nelle indagini avviate dal Procuratore federale Chinè, che secondo la Juve sarebbero iniziate il 26 ottobre 2021, ovvero 30 giorni dopo previsti dall'articolo 119 del codice di giustizia sportiva. 

SENTENZA POLITICA - La Juve, inoltre, sottolinea 'l'evidente illogicità, carenze motivazionali e l'infondatezza', sostenendo che in un processo di revocazione non si possa agire come se si trattasse di un nuovo procedimento penale. Dunque, al momento fare conclusioni è piuttosto affrettato e bisognerà aspettare almeno i primi di marzo per capire con più fermezza quello che potrebbe accadere, ma il rischio che questa possa diventare anche una sentenza politica è elevato.