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C'è chi per festeggiare aspetta di alzare al cielo un trofeo, e chi lo fa quando gli altri non vincono. Esempio? La Juve non può fare il Triplete, l'Inter centra il suo primo obiettivo stagionale. Sospiro di sollievo, soddisfazione per i nerazzurri. Già, ma mica per merito loro. La Juve si giocava la finale di Coppa Italia contro il Napoli, gli interisti erano davanti alla tv. A esultare. 

L'INCUBO - Rivalità a distanza, di quella che non tramonterà mai. Anche quest'anno, l'ambizione della Juve era quella di mettere in fila tutti e tre i trofei: Coppa Italia, Champions e scudetto. Ko in coppa e tentativo fallito. Pazienza, ci si riproverà l'anno prossimo. Quando la Juve sarà di nuovo il più grande incubo dei nerazzurri. Facevano festa, dopo la finale; come se la Coppa Italia l'avessero vinta loro, dimenticandosi che invece la squadra di Conte è uscita in semifinale. 

OBIETTIVI - Un occhio in casa loro, uno dalle parti di Torino. Lo stile Juve invece non ha mai permesso un atteggiamento di questo tipo. Concentrati sui propri obiettivi sempre e comunque, senza mai interessarsi di quello che fanno gli altri. La Juve guarda in casa propria, provando a girare pagina dopo la sconfitta col Napoli. Nel mirino c'è lo scudetto e in particolare quella Champions League che manca dal 1996. La stagione continua, la Juve non si ferma. E l'Inter ha già centrato il suo (non) obiettivo.