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Antonello Cuccureddu, ex difensore tra le altre di Juve e Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Radio Musica Television della possibile ripresa della Serie A: "Non ho capito ancora con quale criterio si voglia riprendere, visto che la salute rimane l'unica priorità. In Germania la crisi è partita in ritardo rispetto a noi ma già scendono in campo."

SU HIGUAIN -  "Ha rispettato il suo accordo con la società. Conoscendo la Juventus, i giocatori sono trattati benissimo e difficilmente si vanno a creare contrasti tra le parti. Qualunque questione viene sempre risolta nel rispetto delle regole societarie".

SU MILIK - "È un giocatore adatto per la Juventus, si avvicina molto alle caratteristiche di Mandzukic, con Ronaldo e Dybala formerebbe un reparto offensivo fantastico".

SUL PROGETTO SARRI -  "L'importante è vincere, e se è successo in tutto questo tempo qualcosa significherà. Alla Juventus si formano grandi allenatori come Conte in passato".

SU DYBALA - "Sta facendo tanta esperienza e sta maturando. Ha bisogno di giocare e di avere libertà in campo, ha classe ed inoltre può fare affidamento sulla fiducia della società. Deve trovare ancora di più la continuità in campo. Lo vorrei vedere sempre nel rettangolo di gioco".

SUL PASSAGGIO ALLA FIORENTINA - "Dopo 12 anni alla Juventus non mi aspettavo di andare via. A Firenze ho vissuto tre anni bellissimi e ho ancora tanti legami, anche se sono stato sempre juventino. Dovevo entrare in un'operazione che avrebbe permesso a Vierchowod di trasferirsi in bianconero, ma alla fine entrambi giocammo con la maglia viola in quella stagione".

SU BERNARDESCHI -  "Bernardeschi ha grandi qualità, ha bisogno di tanta fiducia, può ricoprire svariati ruoli e mi piacerebbe vederlo di più in campo, ma poi qualcuno dovrebbe uscire".

SU PJANIC -  "Bisogna vedere chi lo andrebbe a sostituire, ho sentito solo di Arthur che però non conosco molto. Si sta provando Bentancur in quella posizione, invece la presenza di Pjanic comporta la necessità di schierare due mediani di gamba insieme al bosniaco".

SULLO SCUDETTO DEL '73 -  "Fu una bella sofferenza vincere quello scudetto, riuscimmo a conquistarlo anche grazie al tracollo del Milan contro il Verona. Segnai il gol decisivo e fu un'emozione incredibile".